L’avvocato campobassano difende nel processo l’ex governatore e la direttrice di Telemolise Manuela Petescia: “Il pm fa il suo lavoro, poi i conti si fanno alla fine”. Ultima udienza fissata il 6 ottobre
CAMPOBASSO. Dopo le richieste di pena del Pubblico ministero, il processo Sistema Iorio – che vede coinvolti tra gli altri l’ex governatore Michele Iorio, la direttrice di Telemolise Manuela Petescia e l’editore della stessa tv Quintino Pallante – si avvia verso la conclusione che non ci sarà prima dell’autunno.
L’avvocato Arturo Messere, che difende Iorio e Petescia, sarà l’ultimo a intervenire in un’udienza fissata per l’inizio di ottobre. Prima ci saranno le udienze con gli altri difensori. “Sarò l’ultimo a parlare – ci riferisce Messere – il 6 di ottobre a meno che non sarà chiesto un termine per le repliche da parte del Pubblico ministero o delle parti civili, nel qual caso poi comunque dovremmo concludere noi e quindi i tempi si allungherebbero”.
Le richieste di condanna del pm per gli imputati sono state pesanti: 6 anni di condanna per Iorio, 5 per l’ex direttore dell’Asrem Angelo Percopo, 4 a testa per Manuela Petescia e Quintino Pallante. Sedici in tutto quelli a processo.
Sulla posizione dei suoi assistiti, Messere dice: “In linea generale posso dire che l’ufficio del pubblico ministero fa il suo lavoro, poi come dice un mio caro amico, i conti si fanno di sabato… Al momento opportuno spiegherò perché quelle richieste di pena non vanno condivise, spiegherò che non ci sono reati”, conclude Il professionista campobassano. Il processo per il cosiddetto ‘Sistema Iorio’ vivrà a breve la sua fase finale. In ballo c’è tanto, per tutti, non solo lo scranno di consigliere di Iorio a Palazzo d’Aimmo. Si pensava che entro l’estate potesse esserci una conclusione, ma servirà qualche mese in più per mettere fine in un senso o nell’altro a una vicenda che ‘scuote’ ancora l’opinione pubblica.
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