Lavori alla Montini, scontro tra Pd e Gravina. I dem: ammettere gli errori rende umani

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Dal Molise l'appello all'unità del Pd

La controreplica di Trivisonno, Chierchia, Salvatore e Battista alla replica del sindaco. Querelle politica che va al di là della questione evidenziata


CAMPOBASSO. Lavori alla ‘Montini’, continua la ‘querelle’ tra i consiglieri di centrosinistra e il sindaco di Campobasso Roberto Gravina. E arriva la controreplica dei consiglieri di Pd e La Sinistra, Giose Trivisonno, Bibiana Chierchia, Alessandra Salvatore e Antonio Battista, alla replica del sindaco Roberto Gravina, che ha smentito la notizia che per l’intervento fosse stato utilizzato un codice sbagliato e che ci sono errori nel bando.

“Caro sindaco Gravina, lei è un giovane amministratore, che non ha ancora capito che, ogni tanto, un bagno di umiltà è salutare – hanno affermato i consiglieri di centrosinistra – Fare il sindaco è difficile, faticoso, si tratta di una vera e propria missione.  Il suo Movimento è entrato a Palazzo anche grazie alla estrema semplificazione di cose, al contrario, molto complesse ( gli uscenti non sono stati in grado di… ora ci penso io, risolvo tutto! ). Si accorge adesso di essere vittima della sua stessa retorica”.

 “La sfida – hanno aggiunto i dem – è migliorare Campobasso, dare alla nostra città e alla nostra regione (siamo il capoluogo) una nuova prospettiva di futuro, contro lo spopolamento e l’impoverimento. Invece, sembra prevalere solo il desiderio di affermarsi personalmente, di dimostrare di essere più capaci. Ben venga, se ciò significa il bene di Campobasso e dei suoi cittadini. A noi interessa Campobasso, non il destino personale di chi oggi amministra”. 

“Ai tanti scivoloni – hanno rimarcato ancora Trivisonno, Chierchia, Salvatore e Battista – si somma quello odierno. Il sindaco prova a giustificare la scelta di utilizzare, per i lavori alla Montini, un codice che esclude tutti i professionisti molisani, facendo confusione fra aule e laboratori e attaccando frontalmente i consiglieri di opposizione Pd (chissà, immaginava fossimo degli yes men e yes women? ) e rivendicando la scelta del codice E09, a dispetto del suo assessore, che ha parlato di errore Oltretutto, se si fosse trattato di una scelta consapevole, si tratterebbe comunque di un errore politico. Basta parlarne con gli addetti ai lavori per comprenderlo. Vada pure avanti sulla sua strada. Noi siamo convinti che si poteva fare un’altra scelta”.

“Ogni tanto ammettere gli errori rende tutto più umano e consente anche alle minoranze di avere un atteggiamento diverso. Sembra che non Le interessi il nostro apprezzamento.  Forse le basta quello di Aldo Patriciello. Noi, eletti in minoranza, abbiamo sostenuto lei al ballottaggio, senza chiederle nulla in cambio sul piano politico. Eravamo pronti  alla piena collaborazione per il bene della città – hanno concluso – Lo siamo ancora, ma non possiamo prescindere da un confronto costruttivo, che arrivi prima e non dopo le decisioni”.

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