Riunione di vertice tra i segretari regionali dei partiti e i movimenti civici. Fratelli d’Italia insiste per esprimere il candidato sindaco, ma Forza Italia e Lega ‘rispolverano’ il nome dello storico amministratore, che però nicchia
ISERNIA. Ci risiamo. Il centrodestra, riunitosi quest’oggi per trovare una sintesi in vista delle prossime Comunali nel capoluogo pentro, fatica a trovare la quadra. E rischia di ripresentarsi ‘spaccato’, come cinque anni fa, all’appuntamento con le urne del prossimo autunno.
I segretari regionali dei partiti e i movimenti civici d’area si sono confrontati con l’obiettivo – stando a quanto ha dichiarato anche la deputata e coordinatrice regionale di Forza Italia Annaelsa Tartaglione su Facebook – di individuare “il miglior candidato condiviso possibile”.
Obiettivo che, stando alle indiscrezioni trapelate, ad oggi appare più una ‘mission impossible’. Le posizioni dei principali partiti di centrodestra sarebbero attualmente inconciliabili, con Fratelli d’Italia che rivendica, in virtù di un vecchio accordo nazionale, il diritto di esprimere il candidato sindaco, avendo già fatto un passo indietro per le Amministrative di Campobasso e di Termoli, dove la coalizione negli anni scorsi ha scelto candidati espressione rispettivamente della Lega e di Forza Italia. Sarebbe giunto, insomma, il loro turno. Con tanto di benedizione della leader nazionale Giorgia Meloni, che riceverà il coordinatore regionale Filoteo Di Sandro la settimana prossima.
Ma Forza Italia (con le diverse anime che fanno capo a Tartaglione, al sottosegretario regionale Roberto Di Baggio e all’europarlamentare Aldo Patriciello) e la Lega, per amnesia o per strategia, potrebbero essere intenzionate a cambiare strada, deviando da opzioni come quella del capogruppo azzurro al Comune di Isernia, Raimondo Fabrizio, e puntando addirittura sull’usato garantito: l’ex primo cittadino Gabriele Melogli. Quest’ultimo, già scottato dagli esiti dell’ultima campagna elettorale nel 2016, non sarebbe però propenso ad un ritorno in campo. Ma i bene informati sostengono che, con il giusto corteggiamento, il noto avvocato potrebbe rivedere le proprie posizioni e decidere magari di accettare l’investitura. Il punto da tenere in considerazione è anche l’attuale collocazione politica di Michele Iorio, transitato con l’intero gruppo ‘Insieme per il Molise’ nelle file di Fratelli d’Italia, dove ha seriamente posto un‘ipoteca per esprimere un candidato di proprio gradimento. Ma il governatore Donato Toma, che è espressione di Forza Italia, visti i rapporti tesissimi ormai da mesi, farà certamente scelte diverse.
Andrebbe così in scena il remake del film, già proiettato cinque anni fa con protagonista un centrodestra diviso, dal finale – stavolta – tutt’altro che scontato.
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