HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'Pietracupa, chiesa rupestre e Museo Tortura rischiano lunga chiusura

Pietracupa, chiesa rupestre e Museo Tortura rischiano lunga chiusura

Un anno fa il crollo di un masso enorme dalla morgia. I due siti d’interesse sono interdetti da allora. Il sindaco Santilli sollecita i lavori di messa in sicurezza.


di Maurizio Cavaliere

Poco meno di un anno fa a Pietracupa un masso, grande più o meno come un’auto, si è staccato dalla morgia che disegna in maniera unica e spettacolare i contorni del piccolo paese che si affaccia sul tratturo.

Nessun danno a cose o persone, per fortuna, ma l’episodio, dopo l’intervento dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile, ha indotto il sindaco Camillo Santilli a inibire con ordinanza l’accesso all’area per ragioni di sicurezza e per dare il tempo a tecnici e geologi di verificare il livello di rischio per le persone che abitano ai piedi del roccione.

A risentire del cedimento non è stata soltanto la comunità direttamente, ma anche il turismo che, proprio nella morgia, nelle sue caratteristiche aperture, e nei suoi speroni, trova appigli interessanti e suggestivi. Purtroppo, da quel 14 giugno anche la meravigliosa chiesa rupestre, costruita probabilmente nel VI secolo dopo Cristo, ha dovuto chiudere alla richieste di visita dei turisti. Stesso discorso per il Museo della Rupe, mostra permanente di strumenti di tortura, il cui ingresso è a pochi passi da quello della chiesa.

Una iattura per la bella Pietracupa che in quei luoghi ha ritrovato un piccolo tesoro su cui investire in fatto di appeal e notorietà. In particolare la chiesa rupestre rappresenta un luogo particolarissimo di raccoglimento e una sorpresa fantastica per i visitatori. Utilizzata tra le altre cose per circa un secolo dopo il terremoto del 1456 come chiesa della comunità e poi come rifugio durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale,  la ‘grotta’ può contare su una bella e varia storia da raccontare. Non essendo consacrata, le amministrazioni l’hanno utilizzata in passato come contenitore di diversi eventi culturali.

Il problema è che chiesa e Museo sono oramai off limits da un anno e si rischia seriamente di tenerli chiusi anche per l’estate ai nastri di partenza.

Perciò il sindaco (al terzo mandato consecutivo) Camillo Santilli. che ha inviato tutte le pratiche alla Regione Molise, nella quasi certezza di avere un finanziamento nel capitolo di interventi per fronteggiare il dissesto geologico, cerca ora una soluzione più rapida per realizzare prima i lavori di messa in sicurezza nella roccia che in cima alla chiesa. Gli studi dei tecnici hanno evidenziato la necessità di un finanziamento pari a circa un milione di euro, ma si tratta di fondi per mettere in sicurezza tutta la morgia. Tempi lunghi dunque all’orizzonte: Santilli sta provando a spingere affinché si intervenga prima nell’area della chiesa, così da riaprila almeno nei prossimi mesi, e poi proseguire con i lavori su tutto il roccione. Una missione apparentemente difficile, ma non impossibile. Certo è che Pietracupa con chiesa rupestre e Museo chiusi perde tanto. La sensazione è che servità altro tempo per tornare a visitarli.

 

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