Agricoltura, il Senato approva la legge contro le pratiche sleali: il plauso di Coldiretti Molise

Coldiretti (foto repertorio)
Coldiretti (foto repertorio)

Spinelli: “Intervento normativo di rilevanza epocale per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera”


CAMPOBASSO. Approvata in via definitiva dal Senato la legge di Delega europea contro le pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nelle filiere agricole e alimentari. Una notizia accolta in maniera positiva dalla Coldiretti Molise perchè a suo avviso “e  molto importante rendere più equa la distribuzione del valore lungo tutta la filiera iniziando dallo stop alle aste capestro al doppio ribasso che strangolano gli agricoltori con prezzi al di sotto dei costi di produzione in un momento proprio in cui è fondamentale difendere la sovranità alimentare del Paese con l’emergenza Covid”.
 
“Si tratta – spiega il delegato confederale di Coldiretti Molise, Giuseppe Spinelli – di un intervento normativo di rilevanza epocale, fortemente voluto da Coldiretti, per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali, di una parte della Grande Distribuzione Organizzata, non venga scaricato sulle aziende agricole, già costrette a subire l’aumento di costi di produzione dovuti alle difficili condizioni di mercato. Inoltre – aggiunge Spinelli – la crisi causata dal Covid rischia di peggiorare la situazione, con ripercussioni sugli anelli più deboli della catena alimentare, gli agricoltori e i consumatori”.
 
“Con le pratiche sleali – precisa il direttore di Coldiretti Molise, Aniello Ascolese – si aggravano le distorsioni dal campo alla tavola, visto che per ogni euro di spesa in prodotti agroalimentari freschi, come frutta e verdura, solo 22 centesimi arrivano al produttore agricolo; una cifra che scende ulteriormente su alcuni trasformati come il pane”.
 
“La norma – ribadisce infine Giuseppe Spinelli –  individua l’Icqrf quale l’autorità nazionale di contrasto per l’accertamento delle violazioni delle pratiche commerciali sleali e per l’irrogazione delle relative sanzioni amministrative pecuniarie che potranno arrivare fino al 10 % del fatturato dell’impresa inadempiente”.

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