Referendum per abolire la caccia, sabato 7 appuntamento a Termoli

In tutta Italia si lavora per raccogliere le firme. Molto attivo il comitato molisano: parla il referente regionale Alessandro D’Alessio.


Dal primo weekend di luglio sono partiti, in tutta Italia, i gazebo per la raccolta di firme a favore del Referendum che intende abolire la pratica della caccia. Sono numerosissimi attivisti e volontari, sparsi in tutta Italia, oltre ai presìdi garantiti presso gli uffici elettorali di centinaia di amministrazioni comunali, che stanno promuovendo l’iniziativa.

Oggi è intervenuto il referente regionale del Comitato ‘Sì, aboliamo la caccia’ Alessandro D’Alessio. “Da circa quattro settimane – spiega – i banchetti allestiti dai volontari in tutta Italia hanno ospitato migliaia e migliaia di cittadini italiani, interessati a comprendere le ragioni di questo referendum e desiderosi di contribuire al raggiungimento dell’importante obiettivo di 500mila firme, da raccogliere entro il 30 settembre 2021.

“Il comitato referendario molisano sta programmando la propria presenza in tutta la regione – prosegue D’Alessio – anche per il mese di agosto, in modo da fornire a molisani e turisti la possibilità di firmare per il Referendum e dire SI all’abolizione della caccia”.

Il primo appuntemento è venerdi 7 agosto 2021 in corso Nazionale angolo via Adriatica dalle 17 alle 22 a Termoli. “La caccia non è soltanto l’uccisione barbara di animali selvatici, che sono patrimonio indisponibile dello Stato quindi appartengono a tutti noi – riprende D’Alessio – ma è anche grande causa di inquinamento per i miliardi di pallini di piombo che ricadono sul terreno ed inquinano territori e falde acquifere, insieme ai milioni di bossoli e cartucce abbandonati dai cacciatori. Senza contare gli incidenti mortali che ogni anno si registrano a causa del cosiddetto ‘fuoco amico’.

“Non c’è oggi la necessità di sopravvivere con la caccia. Non tutti sanno che le federazioni sportive di tiro con l’arco, balestra, tiro al volo, carabina e pistola, non ammettono cacciatori, per cui alle olimpiadi non può partecipare nemmeno chi ha ucciso anche un solo animale” conclude Alessandro D’Alessio collegando il delicato argomento con l’attualità sportiva di questi giorni”.

 

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