Isernia, Di Baggio: bene Fabrizio sindaco, ma anche un altro

Il sottosegretario alla Regione Molise, ospite dell’ottava puntata di ‘Cose in Comune’, a tutto campo sul voto del 3 e 4 ottobre prossimi: “Non ho interesse personale a esprimere un mio candidato. La rosa dei nomi è molto valida, difficile scegliere”. Ancora da capire se puntare su una figura più esperta o su un giovane amministratore come l’avvocato di Forza Italia. Si lavora a due liste civiche in affiancamento al partito azzurro, ma con una precisazione: “Non ho la presunzione di contarmi, altrimenti mi candiderei io”. E su Tedeschi già ai nastri di partenza con Iorio e Fdi: “La gatta frettolosa…”. GUARDA LA TRASMISSIONE


di Pasquale Bartolomeo

ISERNIA. Non ha la presunzione – nonostante i voti e il ruolo istituzionale – di indicare da sé il candidato sindaco. Ma avrebbe pieno titolo per esprimere una candidatura. Eppure, lavora anche lui a trovare una sintesi – difficile – sul modo di amministrare. Senza preclusioni su nessuno.

Roberto Di Baggio, sottosegretario alla presidenza della Regione Molise, uomo forte di Forza Italia su Isernia, interviene a tutto campo sul voto per le Amministrative del 3 e 4 ottobre. Lo fa in qualità di ospite dell’ottava puntata di ‘Cose in Comune’, la trasmissione politica in onda ogni venerdì alle 17.30 sulla pagina Facebook di isNews.

L’ex assessore, oggi braccio destro del governatore Donato Toma, fa chiarezza: “Forza Italia, non ci nascondiamo, ha presentato il nome di Raimondo Fabrizio – spiega – Ma il mio gruppo si compone di varie anime che rispecchiano l’area moderata e vanno anche oltre Fi. Per questo lavoro a due liste civiche, ‘Isernia Migliore’ e ‘Iris’. Su Fabrizio non ci sono particolari preclusioni, ma occorre una sintesi, sia per esprimere i migliori nella nostra città che sul modo di amministrare. Non ho preclusioni verso nessuno, si badi: se i nomi sono quelli circolati, – Mauro, Melogli e Fabrizio – sono tutti buoni, ed è difficile scegliere”.

Il tempo stringe però, bisognerebbe accelerare. Il centrodestra si è spaccato ancora, come 5 anni fa, con Isernia che sarà di nuovo terreno di scontro in ottica elezioni Regionali. Iorio contro Toma, ormai è evidente. Eppure, il governatore in carica, giura Di Baggio, “si è tenuto fuori dalla discussione sulle Comunali, attualmente non ha nessun nome e non mi ha dato indicazioni”.

Intanto, la situazione è questa: da un lato Fratelli d’Italia con Iorio, dall’altra Forza Italia con Di Baggio, la Lega e tutti gli altri che vorranno aggregarsi. L’ex governatore e Filoteo Di Sandro, tuttavia, hanno già chiuso sulla candidatura di Cosmo Tedeschi, dunque si sono portati avanti. Sul punto Di Baggio risponde con una battuta: “La gatta frettolosa fece i figli ciechi”. Per poi aggiungere, serafico: “Non bisogna avere fretta, una settimana in più non farà la differenza”.

I nomi, si diceva. Tutti validi. Come scegliere allora? Due le ipotesi in piedi. “Se l’impostazione del programma e della politica da mettere in atto sul territorio dovrà essere quella di puntare sull’esperienza – sottolinea l’esponente forzista – cioè sul fatto che si sia già amministrato e che si abbia già un riscontro tra i cittadini, in questo caso bisognerà spostare l’attenzione su figure come l’ex presidente della Provincia Mauro, l’ex sindaco Melogli, Giovancarmine Mancini, che è stato in passato vicesindaco, o ancora Mimmo Izzi, ex consigliere regionale dell’Udc, che rappresenta l’area moderata, o anche su un isernino doc e imprenditore di successo come Enzo Di Luozzo, dei Popolari”.

Se invece vogliamo scommettere su una persona nuova – precisa Di Baggio – che rilanci l’amministrazione con una voglia di fare qualcosa in più e con il giusto entusiasmo, allora quello di Raimondo Fabrizio penso sia un buon nome”.

Eppure, la sensazione è che tra i papabili indicati, qualcuno che verrà scartato farà la corsa in solitaria. Da Mancini a Fabrizio stesso, l’ipotesi non è del tutto peregrina. E se così fosse, cosa farebbe Di Baggio allora?

“Se vanno tutti da soli – afferma con ironia – rimango solo anch’io e sarei costretto a regolarmi di conseguenza; ma io sono per evitare queste cose, non ho interesse personale a esprimere un mio candidato diretto”.

Infine, sul finale di trasmissione svela: “Ho il mio nome, ma non l’ho mai fatto ai tavoli di coalizione e non lo farò se non ci sarà l’esigenza. Lo terrò da parte – conclude giocando d’anticipo – per la prossima tornata elettorale”.

GUARDA LA TRASMISSIONE

 

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