HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'Turismo in rialzo, per Primiani è solo ‘merito’ del Covid

Turismo in rialzo, per Primiani è solo ‘merito’ del Covid

Questa è il giudizio del consigliere del Movimento 5 Stelle: “Cosa ha fatto la giunta regionale? Sono anni che aspettiamo investimenti sui servizi”.


Il turismo molisano si riprende. I numeri sono finalmente soddisfacenti, per una serie di motivi, situazioni, anche casuali, che si sono andate a sovrapporre. E’ noto che la Regione Molise sta provando a ridare dignità a un comparto che per decenni ci ha visti recitare il ruolo della Cenerentola d’Italia. Qualcosa sta cambiando, ma per alcuni il rilancio, sia chiaro per ora parziale, sarebbe stato provocato ‘solo’ dal Covid, cioè dalla voglia dei cittadini di altre regioni di immergersi in una realtà poco abitata, in cui l’ambiente pulito e la bassa antropizzazione di alcuni tratti di territorio sono diventate prerogative in grado di condizionare una scelta. Ecco il pensiero di Primiani.

‘Il Molise esiste se ne sono accorti i molisani, i turisti, ma le istituzioni se ne sono accorte?’. Finisce così la lettera che una turista ha indirizzato al presidente Toma alcuni giorni fa. Con la fine dell’estate è forse giunto il momento di fare un bilancio sui trend turistici in Molise. È indubbio che abbiamo registrato un aumento delle presenze in regione, ma il ‘merito’ è da attribuire al Covid. Una sciagura di proporzioni immani, che ha avuto il solo effetto collaterale positivo di costringere gli italiani a riscoprire le bellezze del Belpaese. 

Contrariamente a quanto dichiarato in pompa magna, infatti, la Giunta regionale non ha fatto nulla di concreto per aumentare i flussi turistici. Come nulla è stato fatto per sfruttare l’ondata del ‘turismo slow’, anch’esso trainato dalle nuove esigenze di distanziamento.

Il dibattito politico sul turismo si esaurisce in dichiarazioni surreali, con i rappresentanti delle istituzioni che si sollazzano per articoli di stampa nazionali e internazionali, mentre restano incapaci di ascoltare le testimonianze dei turisti che hanno realmente scelto e visitato il Molise. Testimonianze che evidenziano che, seppure la nostra terra vanti un patrimonio paesaggistico e archeologico di assoluto pregio, mancano ancora i servizi turistici di base.

Sono tre anni ormai che insisto sulla necessità di dotare il settore di servizi essenziali, attraverso misure concrete e immediate, da concertare con gli operatori turistici. Perché certo, la promozione ha la sua importanza strategica, ma non basta. Le evidenze ricevute in estate devono essere dei moniti per ribadire ancora l’urgenza e la necessità di incrementare l’attrattiva turistica di un territorio bellissimo, ma dal potenziale inespresso. Occorre, una volta per tutte, lavorare ad una programmazione credibile, che metta al centro i punti di informazione turistici, passando per la formazione di nuove guide turistiche fino ad arrivare al coordinamento unitario di tutti gli interventi nel settore.

“Più volte la Giunta ha provato a giustificarsi tirando in ballo l’emergenza sanitaria, ma sono anni che attendiamo investimenti sui servizi. Invece, anche quando si parla di turismo, il Covid sembra una scusa per continuare a non fare, standosene comodamente in panciolle e gongolando per chissà quale risultato, mentre i nostri visitatori restano delusi dall’assoluta mancanza dei servizi basilari. 

“Recentemente, in Consiglio si è parlato ancora di South Beach, un progetto talmente anacronistico che non meriterebbe neanche un secondo di attenzione. Eppure Toma e la sua maggioranza parlano di occasione irripetibile per lo sviluppo turistico del Molise. Uno ‘sviluppo’ fatto di cemento, di speculazione edilizia, di grandi costruzioni. L’esatto opposto di quanto ci suggeriscono i trend degli ultimi decenni. Una tendenza finita negli anni 80-90, che è stata definitivamente sepolta proprio negli ultimi due anni. E che già ha provocato interi quartieri dormitorio deserti in Molise: basti pensare alle tante abitazioni abbandonate a Campitello Matese, invendute nonostante la svalutazione a poche migliaia di euro. Il Molise non è la Florida, non ha bisogno di grandi progetti, ma di tutela e rispetto delle proprie vocazioni. È una terra unica proprio perché incontaminata, che si presta come nessun’altra al mondo ad un turismo esperenziale, slow, autentico”. conclude Primiani. 

 

Iscriviti al nostro gruppo Facebook ufficiale

isNews è anche su Telegram: clicca qui per iscriverti

Per ricevere le nostre notizie su Whatsapp, clicca qui e salva il contatto!

 

Più letti

‘Le donne nella Chiesa dei primi secoli viste da una monaca...

Ospite speciale la badessa del monastero delle benedettine di Sant’Anna di Bastia Umbra Madre Noemi Scarpa SAN VINCENZO AL VOLTURNO. Domenica 28 aprile alle ore 17:30...
spot_img
spot_img
spot_img