Piano sanitario, la Cgil boccia il ‘metodo Toma’: pronto il Manifesto d’autunno

Sarà presentato in una conferenza stampa, che si terrà durante il presidio del 27 settembre, giorno in cui ci sarà la seduta monotematica del Consiglio regionale


CAMPOBASSO. Piano sanitario, la Cgil del Molise contesta il metodo e il merito del Piano sanitario 2019/21 appena adottato dal commissario Donato Toma. Organizzato un presidio, con una conferenza stampa il 27 settembre dalle 10 alle 12, in concomitanza con la seduta monotematica del Consiglio regionale.

“La Cgil del Molise – ha scritto il segretario regionale Paolo De Socio – ha da sempre chiesto un impegno serio e costante alle istituzioni (locali e nazionali) per restituire all’intero Sistema sanitario e alla sanità pubblica in particolare, la giusta dignità basata sul pieno rispetto dei lavoratori del settore. coniugato a un’offerta qualificata e diffusa di servizi per gli utenti. Prospettiva che si concretizza tenendo in debita considerazione le condizioni di lavoro di medici, infermieri e operatori nei diversi settori, partendo dall’assunzione e dalla creazione di lavoro stabile per operatrici e operatori impegnati nei vari ambiti. Circostanze che non si sono riscontrate in Molise nemmeno in periodo di emergenza Covid, tanto è che la Cgil, nei mesi scorsi, oltre a una serie di denunce e segnalazioni rivolte al Ministero competente, ha sostenuto la richiesta proposta dal Forum per la difesa della Sanità pubblica di intervento temporaneo dei medici di Emergency per sopperire alle carenze”.

Riflessioni e obiettivi, ha rimarcato il sindacato, che dovrebbero costituire l’impalcatura del Piano operativo sanitario, attraverso un sistema integrato di sanità di prossimità, con una reale sinergia tra rete ospedaliera e rete territoriale.

“Le numerose sollecitazioni rimaste senza risposta – ha aggiunto De Socio – hanno determinato, ormai da quasi un anno, l’interruzione di ogni rapporto concertativo tra la rete del Partenariato sociale maggiormente rappresentativo del Molise e il Governo Regionale. Allo stato attuale dovremmo ragionare di vicende sanitarie con il nuovo commissario nominato dal Governo Donato Toma che, nella presentazione del Pos 2019/2021 si è ben guardato dall’avviare una fase di concertazione con sindacato, parti sociali e nemmeno con la conferenza dei sindaci. A prescindere dai vizi di legittimità e dal merito dei contenuti del “nuovo” POS che, aldilà degli annunci, sembra contenere e peggiorare lo svuotamento dell’offerta sanitaria pubblica, con questo ormai usuale atteggiamento viene confermato il ‘non metodo Toma’, che usa il calcolo ragionieristico per far quadrare i numeri: quelli della sua striminzita maggioranza e non certo quelli utili ai cittadini molisani”.

“Poi gli annunci. Ben vengano le assunzioni in sanità – ha rimarcato ancora il segretario della Cgil – da parte nostra saremo vigili sulle procedure e affinché ci siano assunzioni tese a garantire lavoro buono e stabile. In Regione, troppe volte, le assunzioni sono state annunciate in collegamento non su che cosa e come si dovesse fare programmazione ma in relazione alle più o meno prossime scadenze elettorali. Non vorremmo che anche gli insegnamenti di questa tremenda pandemia andassero dispersi nell’ambito avvilente degli interessi di bottega e nel mercimonio di promesse, che la cattiva politica spesso propone in un già triste scenario”.

Nella conferenza stampa del 27 settembre la Cgil lancerà un ‘Manifesto d’autunno, anche come preludio alla fase congressuale del Sindacato che si aprirà nel prossimo anno 2022. Alla conferenza, oltre al segretario generale De Socio, il segretario Fp Cgil Antonio Amantini e il segretario generale della Cgil Abruzzo-Molise Carmine Ranieri.

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