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Piano sanitario da rifare, passa la linea indicata da Bontempo

SPAZIO ELETTORALE/ Il vice-segretario del Pd, da sempre impegnato in difesa della sanità pubblica e del territorio della provincia di Isernia, aveva chiesto la revoca o l’annullamento del Pos in autotutela, per le evidenti carenze della procedura amministrativa seguita. Il governatore commissario Toma, alla prova dei fatti in Consiglio regionale, è andato sotto mostrando nuove crepe in maggioranza


ISERNIA. Il tempo, o meglio, l’Aula gli ha dato ragione. Con la mozione approvata a maggioranza ieri dal Consiglio regionale, che prevede l’impegno ad annullare il Pos 2019-2021, passa in pieno la linea anticipata da Ovidio Bontempo.

L’avvocato e vice-segretario del Pd aveva già indicato la strada da seguire nella recente conferenza stampa sulla sanità, organizzata dal Partito Democratico di Isernia con la partecipazione del candidato sindaco Piero Castrataro.

Proprio in tale occasione Bontempo aveva indicato chiaramente il da farsi, chiedendo al presidente-commissario Donato Toma l’annullamento o la revoca del Pos 2019-2021, mediante l’esercizio del potere di autotutela. Per Bontempo è infatti questa la “fisiologica risposta alle necessità di riesame di un provvedimento”, un principio cardine in materia ribadito recentemente anche dalla Corte costituzionale.

Da sempre in prima linea a difesa della sanità pubblica, Bontempo è stato protagonista più volte di interventi decisi e puntuali sul tema, anche attraverso azioni di Partito volte a garantire soprattutto il riequilibrio tra pubblico e privato e in difesa dei presidi territoriali di Isernia e della provincia pentra.

Richiamando i principi di trasparenza, pubblicità, imparzialità e buon andamento, enunciati dalla sentenza della Corte Costituzionale n.116 del 2020 (riguardante proprio il Molise), che qualificava il Pos come atto amministrativo ‘complesso’, l’esponente del Pd ha segnalato “la palese violazione delle norme inerenti il procedimento amministrativo, in particolare la totale mancanza di istruttoria e del necessario coinvolgimento di tutti i soggetti interessati”. La questione infatti doveva essere posta all’attenzione della Conferenza sindaci, del Consiglio regionale, delle associazioni di categoria, dei sindacati e dei medici.

Un provvedimento definito da Bontempo illegittimo, illogico, immotivato, ingiusto ed evidentemente ‘incostituzionale’. “Nel merito – ha più volte ribadito l’avvocato – sarebbe andato a penalizzare ulteriormente l’ospedale e il territorio di Isernia, con particolare riferimento alla Cardiologia, una vera eccellenza in termini di risultati e sicurezza, che senza l’Emodinamica si ridurrebbe a un mero ambulatorio”.

Nel corso di quel recente incontro con la stampa i Programmi Operativi Sanitari erano stati duramente criticati nel metodo e nel merito. “Nel metodo –  ad avviso di Bontempo –  perché la procedura amministrativa è viziata e lacunosa, tale da rendere l’atto illegittimo e quindi da annullare”. Nel merito “in quanto il Pos determinerebbe la perdita di numerose specialistiche per l’ospedale di Isernia, ma anche per il mancato riequilibrio complessivo del sistema a tutela della sanità pubblica. Fuori da quella ‘cornice’ programmatica dei Pos, infatti, non ci sarebbe stato più spazio per recuperare tutte le specialistiche rimaste escluse dall’atto scellerato di Toma”.

Ora il Pd di Isernia, che aveva avviato il pressing sul presidente-commissario condividendo l’azione con i consiglieri regionali, raccoglie i risultati di quel lavoro in virtù della mozione passata ieri in Consiglio. Un atto che, impegnando all’annullamento del Pos, rimette in discussione l’intera procedura seguita per la sua adozione e che ora, al contrario, dovrà prevedere un coinvolgimento di tutti i soggetti interessati nel ‘procedimento amministrativo’, da tutelare sempre ‘come luogo elettivo della composizione degli interessi pubblici’.

Per Bontempo questo “è un risultato straordinario nella battaglia a difesa della sanità pubblica regionale, in particolare per il territorio di Isernia già duramente colpito in passato e caratterizzato da zone disagiate”. Un tema ‘sensibile’ che va sempre considerato un bene comune per tutti cittadini, politicamente trasversale”. “Tuttavia – evidenzia ancora l’esponente del Pd – va detto che ieri in Consiglio regionale è stato inferto un colpo ‘mortale’ anche alle politiche sanitarie e ai metodi autoritari perpetrati finora dal presidente e commissario Donato Toma e a tutto il centrodestra che continua a sostenerlo, con in prima linea gli assessori e i consiglieri regionali di Isernia”.

Bontempo, dopo avere accolto con entusiasmo l’approvazione della mozione che chiedeva l’annullamento del Pos 2019-2021, coglie l’occasione per lanciare una proposta metodologicamente ‘rivoluzionaria’ per Isernia, che prende spunto da esempi virtuosi di altre realtà comunali anche vicine come Campobasso, sul piano della partecipazione dei cittadini alle scelte sul tema sanità: l’istituzione e la promozione della ‘Consulta cittadina dei servizi socio-sanitari per la difesa della sanità pubblica’.

“Si tratta – spiega – di un organismo da regolamentare a livello comunale, con carattere propositivo, di monitoraggio e controllo, presidio prezioso e baluardo insormontabile a tutela della salute e del benessere dei cittadini, da collocare nell’ottica di una pubblica amministrazione costituzionalmente orientata”.

“Un ringraziamento sentito – conclude Bontempo – va ai comitati civici e ai sindacati che hanno manifestato ieri davanti al Consiglio regionale e a tutti quelli che lo faranno il 30 settembre, sempre in difesa della sanità pubblica, con l’auspicio che questo risultato politico possa costituire l’inizio di una nuova stagione di cambiamento e partecipazione, che partendo da Isernia coinvolga l’intera regione, con l’obiettivo comune di tutelare i diritti fondamentali e sociali dei cittadini”.

 

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