HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'Isernia, servizio idrico ai privati: ecco perché si rischia il raddoppio delle...

Isernia, servizio idrico ai privati: ecco perché si rischia il raddoppio delle tariffe

L’analisi dell’ex dirigente del Comune Di Lonardo: “I cittadini dovranno sobbarcarsi gli alti oneri di gestione e di inefficienza degli acquedotti degli altri Comuni”


ISERNIA. Servizio idrico ai privati? “Come minimo si rischia il raddoppio delle tariffe”. A sostenerlo è l’architetto Agapito Di Lonardo, ex dirigente del Comune di Isernia, che fa un’analisi della situazione all’indomani delle recenti dichiarazioni del sindaco Piero Castrataro, il quale ha annunciato che non sarà più l’ente di Palazzo San Francesco a gestire direttamente il servizio.

“Il sindaco – scrive Di Lonardo in un lungo post su Facebook – ha annunciato come il nostro acquedotto, forse nel corso dell’anno, dovrà passare tramite gara di concessione alla gestione dei privati. Una notizia data come se fosse un’amenità. Il tutto nell’ambito delle privatizzazioni che da anni interessano l’Italia.

Il nostro acquedotto funziona bene ed è razionale grazie alle tante opere eseguite, in un silenzio assordante, negli ultimi venti anni. Il comune di Isernia, anche grazie ai pozzi realizzati a San Martino, non compra acqua dalla ex Erim, ora Molise Acque, un carrozzone costoso ed in buona parte inefficiente con alti costi dell’acqua erogata.

Almeno fino a qualche anno fa, la tariffa idrica del nostro comune era, dopo Milano, la più bassa d’Italia, oggi non lo so, ma credo che tale situazione sia ancora in essere. In ogni caso credo che sia la più bassa in Molise con una distribuzione soddisfacente, certamente migliore che negli altri comuni con la quasi totale mancanza di criticità, specie nel centro abitato, anche nei periodi estivi”.

Che succede, quindi, con la privatizzazione? “Primo – evidenzia l’ex dirigente comunale – dovrà essere fissata una tariffa unica per cui i cittadini di Isernia dovranno sobbarcarsi gli alti oneri di gestione e di inefficienza degli acquedotti degli altri comuni.Poi si aggiungeranno gli inevitabili guadagni sia della società privata che verrà a gestire che dei suoi appaltatori. Ad occhio e croce andrà bene se ci sarà minimo un raddoppio delle nostre tariffe.

Naturalmente, considerate le condizioni date, l’acquedotto di Isernia rappresenta il boccone più pregiato della torta da spartire e ciò anche grazie a circa diciassettemila utenze. Tutto tace – evidenzia infine Di Lonardo – compreso il Comitato contro il Lotto Zero, così agguerrito ed attento alle tematiche ambientali ed economiche del nostro Comune”. 

Iscriviti al nostro gruppo Facebook ufficiale 

isNews è anche su Telegram: clicca qui per iscriverti



Per ricevere le nostre notizie su Whatsapp, clicca qui   e salva il contatto!

Più letti

progetto #tuttalascuolaconnessa

‘Tutta la scuola connessa’ contro bullismo e cyberbullismo: l’incontro alla Giovanni...

Il presidente Iannucci: "Onorato e orgoglioso per questo progetto" ISERNIA. Nell'ambito del progetto #tuttalascuolaconnessa, prevenzione del Bullismo e Cyberbullismo in collaborazione con l'Istituto Comprensivo Statale...
spot_img
spot_img
spot_img