Il governatore ha fatto sapere di aver sollecitato il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio a concedere una proroga al Molise. Ma servirebbe anche una legge ad hoc e a giugno i finanziamenti scadono
CAMPOBASSO. Fondi per il post terremoto del Molise a rischio, il governatore Donato Toma si prepara a chiedere al capo della Protezione civile Fabrizio Curcio una proroga per l’utilizzo delle risorse. Che così come stanno le cose potrebbero andare perse, come ha denunciato l’Ordine dei geologi, con un attacco durissimo alla Regione.
Si parla di circa 3 milioni di euro assegnati al Molise per effettuare la microzonazione, individuare cioè le zone di rischio sismico e altri interventi per la prevenzione dei terremoti, finanziati con la legge 77 del 24 giugno 2009 per il periodo dal 2016 ad oggi.
“Tutto risale all’epoca in cui a guidare la Regione era Michele Iorio – la precisazione di Toma – non chiedetemi perché, ma all’epoca i fondi furono utilizzati solo in parte e i residui finirono nell’avanzo di amministrazione, dove sono rimasti bloccati. Oltre a una proroga da Curcio, che ho sollecitato – ha affermato ancora il governatore – c’è bisogno però di una legge ad hoc, che ci consenta di sbloccare l’avanzo di amministrazione, che così com’è non si può toccare”.
Sta di fatto che se la soluzione, che passa dal via libera della Protezione civile, e poi dalla normativa specifica per il Molise non sarà trovata, i fondi a giugno scadranno. Quindi di fatto andranno persi.
Questioni del passato, secondo Toma. Uno scandalo per l’Ordine dei geologi. Che ha convocato per il 25 gennaio una conferenza stampa all’Incubatore di imprese di Campobasso. Attaccando sulle possibili risorse che rischiano di essere sottratte al Molise. E ai molisani.
C.S.
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