Isernia zona franca: l'idea di Lombardi per colmare il vuoto della Provincia

Il consigliere provinciale Mario Lombardi

Isernia zona franca con meno tasse per tutti, per dieci anni. Questa la contropartita richiesta da Mario Lombardi, consigliere provinciale di Progetto Molise, al governo Monti per far fronte alla soppressione dell Provincia d’Isernia.  Lombardi si dice disposto a cedere l’ente,  pronto a rassegnare le dimissioni, “se con la ‘cessione’ il Governo preveda per il nostro territorio una riconversione della nostra economia: da pubblico a privato. Come? Semplice: garantendo -spiega Lombardi – a tutti i cittadini, ai commercianti, alle imprese di vecchia e nuova costituzione una riduzione di tutte le tasse statali per un periodo di almeno dieci anni. Eliminare la provincia di Isernia e ritirare tutti gli enti statali ad essa collegata sarebbe, in un momento già di per sé difficile, una scellerata condanna del nostro territorio alla povertà più profonda senza alcuna prospettiva occupazionale soprattutto per le generazioni più giovani. In un periodo in cui il settore privato, mai determinante nel nostro contesto economico, si mantiene con massicci interventi alla cassa integrazione quali prospettive occupazionali si avrebbero? Inutile nasconderlo, ma l’obiettivo è proprio quello di eliminare, insieme alla Provincia, tutti gli uffici statali ad essa collegata. E quindi: riduzione demografica e dei consumi, crollo del valore delle abitazioni. Isernia una città fantasma ed i comuni limitrofi borghi disabitati. Se  considerassimo l’incidenza del settore pubblico, non solo in termini di servizi ma in termini occupazionali e dei consumi, nella nostra economia territoriale, ci accorgeremmo che, seppur zoccolo duro, tale consistenza è andata scemando negli anni. In effetti, tutti i servizi riferibili alla sfera statale e direttamente legati all’esistenza della Provincia hanno contratto drasticamente, non solo qualitativamente ma soprattutto quantitativamente, sia gli investimenti che le possibilità occupazionali. Un governo che si rispetti, perché attento agli effetti delle proprie scelte, deve immaginare oltre ai tagli, le giuste azioni tese allo sviluppo e all’occupazione. Dunque, se bisogna immolare la nostra Provincia – continua Lombardi – che rappresenta un sano esempio di corretta gestione del danaro pubblico, allora bisogna essere disposti a farlo a condizione che si concretizzi un sistema atto alla riconversione della nostra economia da pubblico a privato. Un compromesso accettabile  – conclude – è l’istituzione di una ‘zona franca’ per il nostro territorio. Se meno Stato, allora meno tasse”.