Derby Agnonese-Isernia: a Trivento si gioca a porte chiuse

Nelle prossime ore il sindaco Santorelli firmerà l’ordinanza che di fatto chiude lo stadio a entrambe le tifoserie. Il motivo risiede in una serie di criticità dell’impianto che non consentono di ospitare un cospicuo numero di tifosi. Amarezza tra le società che vedono sfumare una giornata di sport


ISERNIA. L’ufficialità ci sarà nelle prossime ora ma al momento sembra certo: l’atteso derby tra Olympia Agnonese e Isernia Fc, in programma domenica a Trivento, si giocherà a porte chiuse. Questo almeno è quello che verrà deciso nelle prossime ore dopo che il sindaco della città trignina, Domenico Santorelli, sarà ‘costretto’ a chiudere lo stadio a causa delle annose problematiche di un impianto, l’Acquasantianni, che da tempo non viene ‘revisionato’ in termini di numeri sull’agibilità degli spalti.
Se finora, ovvero per le altre partite disputate dall’Agnone su quel campo, si è chiuso un occhio, pare proprio che così non possa essere per la partita di domenica. Le tifoserie, com’è noto, sono amiche e i rapporti tra le società sono ottimi, ma questo non basta alla Questura di Campobasso per avere la certezza che tutto fili liscio.
Da parte degli Uffici di via Tiberio non ci sono state prescrizioni, ma sin dal momento in cui l’Agnone indicò quel campo per disputare le proprie gare interne di campionato (al Civitelle sono ancora in corso i lavori per il rifacimento del manto erboso), venne sollevato il problema dei match in calendario che avrebbero portato un certo numero di spettatori. Per questo, nei giorni scorsi, il presidente Colaizzo aveva ipotizzato di disputare la partita su altri campi, il Romagnoli di Campobasso, l’Aragona di Vasto o addirittura il Lancellotta di Isernia. Per diversi motivi però nessuna di tali soluzioni è risultata fattibile. È una questione in cui tutti sembrano avere ragione: la Questura che naturalmente vuole il rispetto dei crismi di sicurezza, le società che prefiguravano già una cornice adatta e giusta per un derby e che speravano magari in una ‘tolleranza’ maggiore dagli organi preposti. L’occasione festiva (la partita si giocherà il giorno dopo l’Immacolata e quindi teoricamente potrebbe ‘attirare’ un numero importante di tifosi), ha rappresentato un elemento ulteriore per non consentire la famosa ‘chiusura dell’occhio’. Il primo cittadino di Trivento, da sempre uomo di sport, è altrettanto amareggiato per questa vicenda e nella giornata di domani scioglierà il nodo sulle sue disposizioni.

Valentina Ciarlante

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