Il Campobasso perde 3 a 2 con la Savignanese, in Romagna si conclude il ciclo straordinario di vittorie

Sul campo sportivo di Martorano i rossoblù capitolano contro la formazione Romagnola e chiudono a tredici la striscia di risultati utili consecutivi.

CAMPOBASSO. Prima o poi doveva succedere, il Campobasso perde dopo oltre due mesi di vittorie e pareggi. Sul campo del centro sportivo di Martorano-Romagna Centro i rossoblù cedono l’intera posta in palio agli uomini di mister Farneti, meritevoli di aver messo alle corde i Lupi già nel primo tempo.

Pronti via e la Savignanese passa subito in vantaggio grazie alla rete di Manuzzi che approfitta di un pallone vagante al limite dell’area per trafiggere l’incolpevole Sposito. Il Campobasso non ci sta e pareggia subito dopo i conti con Alessandro, bravo a raccogliere un passaggio in area da parte di Giacobbe. Sembra che i Lupi abbiano ripreso in mano la gara ma, invece, solo dopo un minuto Lo Bello sbaglia un retropassaggio elementare e favorisce l’accorrente Tamagnini che a tu per tu con Sposito proprio non può sbagliare. Il primo tempo si conclude, quindi, con i romagnoli in avanti di una rete.

Nella ripresa Bagatti estromette uno spento Di Lauri per uno scalpitante Cogliati, ma il risultato non cambia. La Savignaese gestisce meglio il possesso palla e soprattutto sbaglia meno dei rossoblù. Proprio da un errore tecnico dei Lupi, infatti, nasce il terzo gol locale con Magri che si perde la marcatura di Manuzzi e gli apre un’autostrada che lo porta dritto verso la porta, il 3 a 1 è così servito. La gara, di fatto, finisce qui anche se il Campobasso trova comunque un sussulto di orgoglio all’85’ quando Di Pierri calcia in porta un missile terra area che si schianta sul palo, la pallo incontra ancora una volta Alessandro che di prima la insacca in rete per il 3 a 2 finale.

Un amareggiato Bagatti analizza così la sconfitta: “L’importante- commenta il tecnico- è che questa sconfitta serva a qualcosa. L’ho detto ai ragazzi nello spogliatoio, dispiace perdere punti, almeno servisse per fargli crescere. Se si pensava che dopo tredici partite si può vincere anche facendo un po’ meno fatica si sbagliava, oggi la squadra ha capito che questo non esiste. Bisogna sempre andare al massimo e approcciare la partita con la giusta intensità e cattiveria agonistica, oggi questo non è stato fatto. Certo una partita come questa si poteva anche non perdere se non si regalavano certi gol, soprattutto il secondo, ma anche se l’avessi vinta sarei comunque rimasto deluso dalla prestazione”.

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