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Volley, vittoria chiave per l’Europea 92. Salvezza raggiunta, si spera ancora nei play off

Gara dai due volti, risolta con i tre punti per le isernine. Non era mai accaduto contro la squadra tabù Volleyro’ Casal de Pazzi. La vittoria riaccende anche le speranze di accesso ai play off


EUROPEA 92 ISERNIA – VOLLEYRO’ CASAL DE PAZZI 3-1

EUROPEA 92 ISERNIA: Alikaj 17, Modestino 9, Carlozzi 16, Ragone 7, Babatunde 16, Miotti 3, Boffa (L), Delfino 2, Guarino n.e; all. Montemurro

VOLLEYRO’ CASAL DE PAZZI: Ghezzi 15, Graziani 10, Diop 4, Armini 2, Consoli 12, Durante 1, Scognamiglio (L), Mistretta, Ribechi 9, De Bellis 6, Grkovic n.e, Orlandi n.e.; all. Pintus

ARBITRI: Feo e D’Argenio di Avellino

NOTE: parziali 25-20, 25-20, 23-25, 29-27; durata set 24’, 24’, 26’, 30’; battute ace/errate Isernia 3/10, Casal de Pazzi 6/12; muri Isernia 14, Casal de Pazzi 11; cartellini per proteste a Pintus (all. Casal de Pazzi): giallo (22-21 3° set) e rosso (18-20 4° set); spettatori 150 circa 

ISERNIA. Vittoria che vale doppio per l’Europea 92 che incassa i tre punti e conquista matematicamente la salvezza con sei giornate di anticipo sul termine della regular season ed ancora due turni di riposo in calendario.

Un successo dai contorni “storici”, visto che la società pentra, nei tanti incontri dei campionati finora disputati, era riuscita a strappare un solo punto al Casal de Pazzi, considerato un vero e proprio tabù. E, peraltro, ottenendo l’intera posta in palio, Carlozzi e compagne possono continuare ad alimentare una seppur piccola speranza di accesso ai play-off.

Contro le giovanissime atlete romane, l’Europea 92 ha mandato in scena una gara dai due volti, rischiando di compromettere seriamente quanto davvero di buono aveva costruito nei primi due set.

Le isernine, infatti, dopo essere andate subito sotto all’avvio (0-3), sono state brave a recuperare in un attimo e a passare avanti nel punteggio con autorità (10-7), arrivando ad un massimo vantaggio di sette punti (18-11) con una buona distribuzione di gioco da parte della Miotti, supportata da ricezione e muro. E’ soprattutto la battuta, comunque, l’arma in più delle padrone di casa, tanto che il coach laziale Pintus si rivolge alla panchina per provare a trovare rimedi in ricezione. Qualcosa cambia nel Casal de Pazzi che si riavvicina (22-19), ma senza impensierire seriamente le molisane.

Situazione abbastanza simile nella seconda frazione di gioco, con l’Europea 92 che ha il massimo vantaggio sul 14-9, accusa un piccolo passaggio a vuoto che porta le ospiti sul -2 (21-19), con coach Montemurro che inserisce Delfino per Ragone. Prima Carlozzi e poi Alikaj mettono a segno un mini-break (23-19) che di fatti chiude il parziale.

Nel terzo set Montemurro conferma Delfino in campo; il Casal de Pazzi sembra trovare un po’ di continuità, mentre le isernine perdono un po’ di concentrazione: ospiti avanti, ma padrone di casa agganciate (6-8). Prova ad allungare la squadra romana (12-16), ma l’Europea 92 non molla e si riporta avanti 17-16. Parità fino al 21-21, poi ancora padrone di casa sugli scudi e pronte a chiudere l’incontro (23-21). Ma a questo punto si spegne letteralmente la luce nella squadra di Montemurro che prima subisce un parziale di 0-4 che chiude il set in favore delle ospiti e poi molla completamente in ricezione, riaprendo le sorti dell’incontro con le laziali che arrivano ad avere un vantaggio di otto lunghezze. Parziale compromesso e spettro dell’undicesimo tie-break? Niente affatto, perché tre muri consecutivi (Carlozzi e due volte Ragone) e due falli del Casal de Pazzi riavvicinano Isernia (14-17). Pintus ci mette del suo regalando il punto del 19-20 con il cartellino rosso per proteste, mentre la Modestino, sempre a muro, completa la rimonta (20-20). Ora si gioca in perfetto equilibrio, con le ospiti che però hanno ben tre occasioni per chiudere il set, tutte annullate dagli attacchi della Babatunde. Poi è la volta delle padrone di casa a portarsi in avanti, conquistando, prima con Ragone e poi con Alikaj, due match-point. Al secondo è il muro della Modestino a chiudere definitivamente la partita, regalando all’Europea 92 una vittoria tutto sommato meritata.

                                                                                  Camillo Pizzi

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