Il parere del noto giornalista della Gazzetta dello Sport, isernino doc ed esperto di calcio, ciclismo e basket
ISERNIA. La torta è gigantesca: 3,5 miliardi di euro solo dalla banca statunitense Jp Morgan, senza contare i diritti tv e chi se li accaparrerebbe, diventando il nuovo monopolista del calcio all-star.
Il progetto, faraonico, della SuperLega spacca il mondo dello sport come forse non mai: perfino la pandemia, da 13 mesi in prima pagina su tutti i giornali d’Europa, lascia il posto alla maxi fuga in avanti di 12 dei più importanti club calcistici al mondo, che propongono un progetto definito, da ogni dove, “uno scisma”, “un colpo di Stato” o anche peggio. Levata di scudi generale a ogni livello, sportivo ma anche e soprattutto politico, verso la lega privata “dei 12” (Manchester City, Manchester United, Arsenal, Totthenam, Chelsea, Liverpool, Barcellona, Real Madrid, Atletico Madrid, Juventus, Inter e Milan) che creerebbero una competizione a parte, parallela alla Champions League e alle altre competizioni ufficiali Uefa e Fifa. isNews ha voluto ascoltare il parere – autorevole – di un esperto del settore, il collega giornalista Antonino Morici, firma di punta della Gazzetta dello Sport nonché isernino doc, sempre disponibile e affezionato verso la nostra testata e la sua terra.
Guarda l’intervista su Zoom del direttore Pasquale Bartolomeo
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