HomeNotizieSPORTDominio rossoblù, mamma che lupi: schiantata la Paganese

Dominio rossoblù, mamma che lupi: schiantata la Paganese

Partita da applausi del Campobasso. Rossetti e Vitali trascinano la squadra molisana alla prima attesa vittoria casalinga. L’esperta Paganese dura dieci minuti e non può nulla contro il gioco e la freschezza dei lupi. Segnano Di Francesco e il bomber irpino.


di Maurizio Cavaliere

Una sfida storica in terza e quarta serie: Campobasso e Paganese si ritrovano di fronte dopo alcuni anni e per i rossoblù i ricordi relativamente recenti non sono positivi. Nel novembre di dieci anni fa, con Capone presidente, i rossoblù persero 1-0 con un gol lampo di Tricarico.

Per di più, gli azzurrostellati arrivano a Selvapiana con un solido quarto posto in classifica, mentre i lupi sono diverse lunghezze più indietro con una sola vittoria, due pareggi e tre sconfitte.

C’è grande entusiasmo comunque nella tifoserie di casa che, dopo il doppio ko con Andria e Palermo, confida in una prestazione più concreta e in qualche punticino per dare sostanza alla classifica.

Sugli spalti oltre duemila tifosi, con nutrita rappresentanza ospite. Sulla panchina campana, come dieci anni or sono, c’è sempre Gianluca Grassadonia, pienamente lanciato verso le posizioni di vertice. Di fronte un Cudini che chiede ai suoi di migliorare non tanto nel gioco, visto che la squadra in campo c’è sempre stata, ma nella gestione mentale dei vari frangenti di gara, oltre che una doppia dose di costanza alla voce ‘concentrazione’. Si arriva insomma al confronto con stati d’animo  diversi, ma con la stessa voglia di vincere.

Partenza lampo degli ospiti che prima con Firenze, poi con Volpicelli vanno vicinissimi al vantaggio. Nella prima occasione, il centrocampista sfiora il bersaglio grosso; poi, su cross dalla sinistra la palla arriva a Volpicelli che, da quattro metri calcia a botta sicura, sembra gol, ma Raccichini è miracoloso nella respinta.

Scosso dai brividi per il possibile svantaggio, il Campobasso ci mette meno di un minuto per entrare nel match: cross al bacio di Bontà, stacco di Di Francesco, botta secca: sembra gol anche qui, ma Baiocco è pure lui fantastico nell’impedire alla palla di varcare la linea di porta.

In casa rossoblù non c’è neanche tempo per imprecare, perché il lupo è letteralmente scatenato. Vitali prende palla sulla trequarti e, con i compagni in fuorigioco, è costretto ad andarsene da solo, e se ne va davvero: prima finta a scatta, lasciando sul posto due avversari, poi fa un tunnel all’ultimo difensore, arriva sul fondo rimette dentro e nella mischia ancora Di Francesco è lesto a buttarla dentro da due passi. Succede tutto sotto gli occhi dei numerosissimi supporter campani, ma ad esultare, con un boato, sono quelli della curva Scorrano.

Nonostante la maggiore esperienza degli undici in campo, molti dei quali ex di serie B e anche di A, la Paganese va in confusione e il Campobasso scivola via facile tra le maglie della difesa. E’ di Mattia Rossetti l’azione che potrebbe portare al 2-0: l’attaccante entra in area dalla sinistra, porta avanti la palla con la forza, temporeggia un po’ e tira: bravissimo ancora Baiocco.

Si arriva  della prima frazione con i locali che insistono, dominando nel gioco. La Paganese è addirittura costretta a giocare di rimessa, eppure è sopra in classifica e sotto nel punteggio. Sono infatti del Campobasso le azioni migliori, tre quelle più nitide: un tiro al volo di un grande Vitali che sorvola la traversa, un destro di Bontà fuori misura su squisito assist di Rossetti e un lancio preciso ancora del bomber irpino che Di Francesco sciupa cn uno stop lungo.

Grande Campobasso, davvero. Un primo tempo di grande qualità e intensità, la degna risposta a chi in città parlava di crisi. Rossetti e Vitali finora sono da 8 in pagella.

Parte la ripresa e chi deve mettere mano alla formazione non può che essere Grassadonia. Tre cambi addirittura: entra pure Piovaccari che in B ha fatto una caterva di gol, anche se ora ha 37 anni. Centravanti che ti aspetti, centravanti che trovi: ma non è Piovaccari, bensì Rossetti che gioca con la casacca rossoblù del Campobasso: cross basso dalla sinistra di Pace, buona la sua prova al posto  Vanzan, Rossetti stoppa da dentro l’area supera in dribbling l’avversario diretto incauto nell’andare in spaccata e, da posizione impossibile scarica un sinistro che sembra una bomba che esplode sotto la traversa del potero Baiocco, vittima di una giocata d’altri tempi. Per Rossetti è il quarto gol in sette gare, non tutte in campo da titolare. Ed è la seconda volta che, fatti i dovuti distinguo, il gol è alla Batistuta (ricordiamo il primo acuto a Viterbo contro il Monterosi). Destro o sinistro, questo ragazzo quando tira, tira!

La Paganese prova a far finta di niente, ma sotto i due reti contro questo Campobasso c’è poco da essere allegri. Grassadonia è talmente in difficoltà che, complice un infortunio, ha già fatto cinque cambi quando siamo al 58esimo minuto, se non è un record poco ci manca. E non è che le cose cambino in meglio per i campani, visto che subito dopo è ancora Rossetti a sfiorare il gol del 3-0: stavolta è impreciso di testa. Cudini in panchina predica calma, la sua squadra gioca, corre e segna. Dentro Vanzan e Liguori per Pace e Di Francesco.

La Paganese intanto continua a masticare gioco, ma non c’è sapore nella manovra degli azzurrostellati. Sono ancora i lupi a sfiorare due volte la terza rete prima con Tenkorang che tira dal limite, ma Baiocco respinge. Un minuto dopo è il portentoso Rossetti a involarsi in contropiede, corsa potente, rientro sul destro, tiro a giro dai sedici metri: poco sopra la trasversale. Peccato.

La sensazione è che se si giocasse per dieci ore di fila, la Paganese non farebbe mai male al Campobasso. Dall’altra parte invece, le ultime azioni potrebbero più volte portare al terzo gol, sfiorato da Liguori ed Emmausso.

Finisce 2-0 per i lupi. E’ festa grande a Selvapiana: sotto la curva Scorrano e in tribuna. Cudini sta tirando fuori il meglio da questa squadra di esordienti di belle speranze. E ora, con tre punti in più in cascina, sotto con la trasferta di Monopoli e l’impegno casalingo col Bari, match diffiicili sulla carta. Giocando a pallone si può andare lontano.

 

 

 

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