L’andamento del poker virtuale: liquidità condivise e maggiori tutele per gli utenti

L’analisi del fenomeno


Chiunque abbia seguito l’andamento del comparto del poker online, ripenserà al 2018 come l’annata della liquidità condivisa. Se, agli albori degli anni Duemila, il poker si attestava come uno dei giochi prediletti dal pubblico con migliaia di utenze, oggi il segmento ha registrato un rallentamento dovuto al fatto che, una volta raggiunto l’apice dello sviluppo, una successiva fase di stasi è praticamente inevitabile.
Va detto che i concessionari di rete sembrano oggi più orientati verso l’implementazione dei casinò games, ad esempio le slot machine, soprattutto nelle versioni mobile fruibili mediante i moderni dispositivi mobili.

Il concetto di liquidità condivisa. Il concetto di liquidità condivisa è stato intavolato il 30 giugno scorso da Francia, Spagna, Italia e Portogallo, al fine di ridare nuovo nutrimento al comparto del poker virtuale.
L’accordo si riferisce alla possibilità di fruire del poker sulle moderne piattaforme di gioco con utenti provenienti dai 4 Paesi appena elencati. L’adozione di questo sistema ha l’obiettivo di aprire nuovi orizzonti nel settore, sia per gli utenti, i quali potranno interfacciarsi con giocatori stranieri all’interno delle sale da gioco virtuali, sia per i concessionari, che vedranno ampliare non di poco il proprio bacino di utenze. Il concordato non si limita al poker, poiché la liquidità condivisa è un concetto molto più vasto che rientra pienamente negli interessi dell’Unione Europea.

Liquidità condivisa: le difficoltà. L’adozione di questo particolare processo non manca di generare delle problematiche fiscali, basti pensare che ogni paese sopracitato ha un proprio regime fiscale cui fa riferimento e quindi percentuali diverse sulle vincite, che dovranno essere standardizzate uniformando i regolamenti di gioco. Intanto, Francia e Spagna hanno già ottenuto il nullaosta per avviare l’esperienza di gioco in condivisione.

Liquidità condivisa: un sistema vantaggioso? Se l’interesse degli italiani verso il poker virtuale sta lentamente calando focalizzandosi prevalentemente sulle slot online, la liquidità condivisa potrebbe rappresentare un nuovo traino per il circuito del poker. I grandi nomi del settore hanno investito tantissimo nello sviluppo di poker room virtuali fruibili sia da pc desktop sia da mobile. Nell’offerta dei grandi concessionari non manca di certo la varietà: tante le tipologie di tornei di poker e di stanze virtuali dotate di vesti grafiche personalizzabili e dalla grande attrattiva. Una delle aziende italiane maggiormente competitive sul fronte delle innovazioni è Snai, che propone molteplici modalità di poker online fruibili da Windows, Mac e smartphone. Tra le innovazioni più interessanti proposte da Snai vogliamo citare la Community creata dal gestore, che permette agli utenti di giocare con gli esperti pokeristi con la possibilità di interfacciarsi con loro mediante le chat: questo consente ai neofiti di apprendere le strategie di gioco dai professionisti, come in una sorta di scuola di poker virtuale.
Ma la flessione del comparto c’è e non può essere trascurata: che la chiave di volta sia davvero rappresentata dalla liquidità condivisa? Se è così importante, l’Italia vi prenderà parte?

Liquidità condivisa: il ruolo dell’Italia. L’Italia è stata la prima nazione firmataria dell’accordo, ma, in seguito all’avvenuta intesa, il Bel Paese è uscito di scena in sordina per via di problemi che, si suppone, abbiano a che fare con una situazione politica ancora talmente incerta da non ammettere altre priorità.
È importante precisare che, sul fronte del gambling online, l’Italia è stato uno dei primi paesi ad essersi preoccupato di regolamentare il settore con una legislazione adeguata. L’attuazione del sistema di liquidità internazionale (liquidità condivisa) era già stata discussa e prevista attraverso l’art. 1 commi 293 e 294 della Legge 30 dicembre 2004, n. 311
Tra le ragioni che spiegano l’importanza del Decreto c’è “la necessità di consentire il progressivo sviluppo di un’offerta di giochi di abilità a distanza italiani con caratteristiche di attrattività allineate a quella dei migliori operatori esteri[…]”.
Se consideriamo che il comparto ha raggiunto un livello di salubrità pari a quello dei mercati esteri, grazie alle iniziative dei gestori di rete e dell’ADM atte a contrastare il circuito del gioco illegale in Italia, si fatica a capire le ragioni che hanno indotto l’Italia a rinunciare all’accordo con paesi come Franca e Spagna, i quali sono già in via di rodaggio insieme al Portogallo che ha aderito al sistema dal mese di maggio 2018. In termini di garanzie per gli utenti, sebbene l’Agenzia dei Monopoli svolga un’azione di controllo importante sui siti e sull’operato dei gestori di rete, è soprattutto l’utente a dover badare a sé stesso e alla salvaguardia del proprio denaro. In quest’ottica, la scelta del bookmaker è l’aspetto più importante di cui l’utente deve occuparsi per assicurarsi un gioco sicuro e controllato.

Come riconoscere un buon portale per il poker online. In un mare magnum di portali web dedicati ai giochi a distanza, individuare la piattaforma giusta sulla quale depositare il proprio denaro è un aspetto importantissimo. Tra i fattori più importanti da valutare nella scelta di una piattaforma SGAD (Sistema di Gioco a Distanza), il primo è la presenza del logo AAMS sul portale scelto, che sta ad indicare che quel sito è effettivamente autorizzato ad erogare giochi a distanza dai Monopoli dello Stato. Tutti i gestori in possesso dell’autorizzazione devono esporre il logo AAMS e la sigla numerica della concessione, oltre al marchio del gioco legale e responsabile (qui la lista dei siti web autorizzati dall’ADM).

Il secondo elemento prezioso da valutare riguarda l’offerta del bookmaker, nonché la gestione dei contenuti sulla piattaforma. I concetti chiave sono la chiarezza dei contenuti e la trasparenza delle informazioni: le scelte grafiche dell’operatore devono essere comprensibili e facilmente accessibili agli utenti, mentre le informazioni relative ai regolamenti e alle formule di gioco devono essere riportate chiaramente. Si prenda in riferimento il già citato Snai.it, che si attesta come uno dei primi concessionari per completezza dei contenuti e partecipazione ad iniziative volte alla promozione di un gioco responsabile e sicuro. Il portale del gestore offre approfondimenti sul poker che rispondono alle domande poste più frequentemente dagli utenti (FAQ) e riguardanti le varie soluzioni di gioco, i regolamenti e il programma di ogni singolo game che comprende data, ora, numero minimo e massimo di partecipanti, buy-in, montepremi, fee, puntata minima e qualunque altra informazione che l’utente deve conoscere.

Da valutare anche l’eventuale presenza di promo e bonus di benvenuto, che alcuni gestori mettono a disposizione degli utenti per sopperire alle eventuali perdite o massimizzare il profitto delle vincite. Se Snai è tra i primi portali italiani di giochi a distanza non è solamente per la sua ricca offerta, ma soprattutto per le garanzie che il gestore offre al pubblico. Oltre a fornire informazioni chiare e dettagliate su ogni modalità di gioco proposta, l’operatore eroga una serie di strumenti digitali volti a favorire il gioco responsabile: rientrano tra questi i limitatori di budget (quotidiani, settimanali o mensili), i limitatori degli importi massimi giocabili, la funzione di autoesclusione dal gioco (momentanea o permanente), test di autovalutazione ai fini di comprendere il proprio rapporto con il gioco, canali di supporto e di assistenza per giocatori in difficoltà e tante iniziative in accordo con ADM per assicurare ai giocatori un ambiente di gioco legale e responsabile.

 

Unisciti al gruppo Whatsapp di isNews per restare aggiornato in tempo reale su tutte le notizie del nostro quotidiano online: salva il numero 3288234063, invia ISCRIVIMI e metti “mi piace” al nostro gruppo ufficiale https://www.facebook.com/groups/522762711406350/