La zucca: utile non solo a Cenerentola

I consigli dell’esperta su come gustare uno degli alimenti più rivalutati negli ultimi anni


Fino a poco tempo fa, la zucca era sinonimo di un alimento di poco valore: lo studente poco sveglio era non a caso chiamato ‘zuccone’.
Negli ultimi anni, invece, è stata molto rivalutata, come alimento terapeutico e non solo come protagonista della esotica festa di Halloween.
Le sue doti principali sono: l’elevata quantità d’acqua e quindi il basso contenuto calorico; la presenza di fibre utili per il benessere intestinale; il vivace colore giallo, che è determinato da un ricco contenuto di carotenoidi, in particolare beta-carotene. Il beta-carotene della zucca, associato alle piccole quantità di vitamina C ed E, è un potente antiossidante, con effetti preventivi sia sulle cardiopatie, grazie alla protezione dal colesterolo LDL, sia su alcune forme di tumore. Per l’alta presenza di potassio, associato a pochissimo sodio, la zucca è anche utile per combattere l’ipertensione.

E’ un alimento facilmente digeribile, gradito e adatto anche ai bambini. Ha un effetto lassativo, rinfrescante ed è un blando calmante. Per le sue proprietà idratanti la zucca frullata viene usata anche come base per maschere di bellezza naturali.
Nel nostro Paese ce ne sono moltissime varietà: per le loro forme spesso bizzarre sono una delle attrazioni dei mercati contadini a km zero. La zucca intera si conserva in un luogo fresco. Se invece la compriamo già tagliata, è bene conservarla in frigorifero e consumarla in tempi molto rapidi per non sprecarne le proprietà nutritive.

In cucina si usa in molti modi: creme, risotti, minestre e anche dolci. Il consiglio sempre valido è di non cuocerla troppo a lungo per preservare il beta-carotene.
La minestra di riso e zucca e i tortelli ripieni sono piatti tipici del Nord Italia. Come contorno si può cuocere al forno, stufare o farla al vapore. Può essere consumata anche cruda, dopo averla grattugiata e condita, mentre il centrifugato è salutare ma riduce quelle fibre che sono invece essenziali per la nostra salute. Parlando della zucca, occorre infine parlare dei suoi semi. Noti comunemente come bruscolini, anni fa si sgranocchiavano nei cinema, poi vennero soppiantati da pop corn e altri snack moderni; in realtà hanno molte qualità interessanti. Come altri semi oleosi, ad esempio quelli di girasole o di lino, sono una buona fonte di acidi grassi omega-3. Contengono inoltre zinco e hanno eccellenti proprietà vermifughe. Il problema fondamentale è che spesso si trovano in commercio letteralmente sepolti di sale. Per evitare questo inconveniente, possiamo preparare i bruscolini in casa, usando i semi presi dalle zucche che usiamo in cucina. Dopo averli lavati, vanno tostati nel forno con un pizzico di sale e senza aggiungere olio.

I bruscolini si possono anche aggiungere a zuppe e minestre come utile ‘integratore naturale’. Una curiosità: durante l’ultima guerra, anche la zucca fu usata per fare il pane. Per risparmiare il grano, alla farina veniva aggiunta una purea di zucca lessata. Il pane che si otteneva era gustoso e di buona consistenza, tanto che alcuni fornai lombardi hanno ricominciato a produrlo.

DOTT.SSA SONIA STROIA
Biologa Nutrizionista