Crisi Marinelli: spettanze pagate, ma manca il Tfr

In 58, senza soldi e con il Natale alle porte. Emergono nuovi particolari sulla vertenza tra gli ex lavoratori della Marinelli Oftalmica Srl di Pesche e l’azienda di proprietà di Giancarlo Marinelli. Stamani una nota delle maestranze lamentava come l’azienda avrebbe ignorato gli estremi dell’accordo del 10 maggio 2010, che prevedeva la risoluzione del rapporto di lavoro, ovvero il licenziamento, previo impegno da parte della Marinelli di corrispondere loro le ultime mensilità arretrate, relative ai mesi di gennaio, febbraio e marzo 2010, oltre al Trattamento di fine rapporto maturato. Secondo quanto si apprende dagli stessi ex dipendenti – che pretendono la garanzia dell’anonimato – l’intesa prevedeva una dilazione di pagamento in 60 tranche. Ma se l’azienda ha provveduto a saldare le mensilità arretrate quasi nell’immediato, non così sarebbe invece avvenuto per il Tfr. Tanto che, ancora oggi, a distanza di due anni dalla collocazione in mobilità, che terminerà nel gennaio 2013, il futuro appare sempre più nebuloso. “Una volta terminati gli ammortizzatori sociali ci ritroveremo senza un reddito – ha detto uno degli interessati – senza contare che il Natale si avvicina e sarà l’ennesimo senza soldi”. Nel luglio 2011, esasperati, alcuni lavoratori si rivolsero alla procura di Isernia, supportati dalle varie sigle sindacali. Ma il tribunale di Isernia ha fissato l’udienza preliminare al 21 febbraio, data in cui sarà deciso l’eventuale fallimento. Fino ad allora, 58 famiglie, alcune monoreddito, potrebbero non avere risposte concrete. Per questo sono sul piede di guerra: “Vogliamo i soldi maturati per diritto. Questo è solo l’inizio di una battaglia che siamo disposti a condurre in tutte le sedi opportune finché non otterremo risposte alle nostre istanze”.