POLITICA & ATTUALITA'

Bandecchi in Molise per le Europee: “Non facciamo politica di palazzo, ma per la gente”

Il leader nazionale di Alternativa Popolare è stato a Isernia, Bojano, Campobasso e Termoli per presentare candidatura e programma


CAMPOBASSO. In Molise per presentare la candidatura alle Europee e per tirare la volata al suo movimento, Alternativa Popolare con cui, ha detto, punta “a guidare l’Italia tra tre anni e sei mesi”.

Il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, è stato oggi a Isernia, Bojano, Campobasso e Termoli. Passeggiata lungo il corso e visita al mercato nel capoluogo regionale, prima del passaggio al centro commerciale e della conferenza stampa in cui ha presentato temi del programma e ragioni della sua candidatura. Ad accompagnarlo il suo camper, con lui il coordinatore regionale di AP Molise Roberto De Angelis e suoi sostenitori.

La prima polemica è sul simbolo, Alternativa Popolare, ma senza la scritta Bandecchi. “Me lo hanno fatto togliere, proprio ora che tutti mettono il nome nel simbolo. Non so cosa ho fatto di male in questa nazione, forse perché ho dato da lavorare a 2.500 persone e perché intorno a me c’è un indotto di 10mila persone che lavora. Forse perché sono riuscito a ottenere dei risultati e pensano di poter parlare di me come se fossi chissà chi. Di certo io vado avanti, c’è qualcosa che non va negli altri”.

“Il nostro obiettivo – la precisazione – è quello di formare un polo equilibrato e popolare, che dia valore alla voce e ai bisogni di ogni cittadino. C’è una politica di palazzo, che non perde occasione di attaccarci, e c’è una politica della gente, che è la nostra Alternativa Popolare, in Europa iscritta al Partito popolare europeo. Sono fiducioso che i cittadini, l’8 e il 9 giugno, sappiano decidere da che parte stare”.

Quindi la puntualizzazione, in stile Bandecchi. “Col nostro partito vogliamo arrivare al 40%, per guidare il Paese, perché se arrivassimo al 39% riandremmo a votare – Noi non ci fidiamo di nessuno non perché sono di destra o di sinistra ma perché sono incapaci”. Da qui l’appello agli elettori, anche a chi non va a votare e resta a casa, “perché si è rotto le scatole di votare per chiunque”.

Polo popolare ma non moderato. “Non siamo moderati ma rivoluzionari di centro– ha affermato Bandecchi – e ci rivolgiamo alle persone equilibrate che capiscono che è arrivato il momento di fare le cose sul serio e di lavorare e di non mettere solo disoccupati o falliti nel mondo della politica dal simbolo. La mia candidatura? Una scelta necessaria. Sembra che tutto ciò che non va in Italia sia un problema dell’Europa, come se i nostri 76 parlamentari non esistessero. Se si dice che tutto quello che succede è colpa dell’Europa è incapacità dichiarata”.

Carmen

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