ISERNIA. Inizia sotto il segno del giallo la campagna elettorale per le Regionali 2013. La commissione elettorale circoscrizionale presso il tribunale di Isernia ha infatti contestato la documentazione relativa a cinque liste presentate sul proporzionale nel capoluogo pentro, che potrebbero rischiare l’esclusione definitiva dalla competizione. Si tratta – clamoroso – del Pdl, che avrebbe già ricevuto il provvedimento di notifica dell’esclusione; dei Comunisti Italiani, di Rialzati Molise, di Fare Molise e della lista di Camillo Colella, ‘Lavoro Sport e sociale’. Insomma, una lista a sostegno di Michele Iorio e del centrodestra, due per Paolo Frattura, leader del centrosinistra, una per la coalizione guidata da Massimo Romano e, infine, quella di Colella. A quanto pare, per il Pdl si tratterebbe di un problema inerente alla dichiarazione di disponibilità a effettuare l’autentica delle firme. I soggetti deputati a poter autenticare, per legge, sono i consiglieri comunali e provinciali e gli assessori provinciali, che devono protocollare tale richiesta di disponibilità presso gli enti in cui sono stati eletti. E tale documento, per ora, mancherebbe. Per Fare Molise, invece, su 3 moduli mancherebbe la qualifica del soggetto che ha autenticato le firme, l’assessore provinciale Camillo Di Pasquale. L’avvocato Ennio Mazzocco, sentito al riguardo, ha annunciato l’immediata produzione del ricorso. Cauto anche il presidente della Provincia Luigi Mazzuto, coordinatore provinciale del Pdl: “Entro domattina – ha detto – produrrò la documentazione integrativa”. Per Rialzati Molise, invece, ci sarebbe un problema di autentica delle firme. Più complessa la situazione dei Comunisti Italiani, cui sarebbe stata contestata la presentazione di una documentazione “confusa” che, sulla scorta di una vecchia sentenza, metterebbe a serio rischio la riammissione della lista. Tuttavia, il segretario regionale del Pdci Nicola Macoretta ha spiegato che entro domattina si provvederà a sanare i presunti vizi formali contestati. Su Campobasso, a quanto pare, intoppi anche per il listino di Paolo Frattura, dove sarebbe stato escluso il leader dei Socialisti Marcello Miniscalco. Mentre sul proporzionale è stata esclusa la lista del Guerriero Sannita: lo annuncia il leader Giovanni Muccio su Facebook parlando di firme invalidate, per cui il numero dei presentatori non sarebbe quello previsto per legge.
Pubblicato alle ore 18:25:16
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