CAMPOBASSO. Dissesto economico, disastro, sciagura, buco di bilancio, addirittura fallimento. Insomma, la bocciatura del bilancio regionale del 2011 da parte della Corte Costituzionale sembrava annunciare l’inizio della fine, un vero e proprio terremoto finanziario per il Molise. In sostanza, la Consulta aveva dichiarato incostituzionale l’articolo 7 della legge sul rendiconto generale della Regione Molise. Il governatore Frattura, alla sua prima esperienza amministrativa, giustamente si allertò così tanto da diffondere una nota stampa dai toni preoccupatissimi: “La bocciatura dell’alta Corte è un verdetto pesantissimo per il Molise”. Puntuale arrivava la replica dell’ex governatore Michele Iorio che, ridimensionando ”l’inutile allarmismo” in ”semplice errore tecnico”, spiegava: ”Non esiste alcun “buco” nel Bilancio Regionale. La Consulta si è espressa sull’articolo 7 del Consuntivo dell’anno precedente che conteneva un errore letterale nella sua formulazione. Errore che è stato comunicato al precedente Consiglio regionale dal Governo Monti nei 45 giorni antecedenti la data delle scorse elezioni, e quindi in un periodo in cui i poteri della stessa Assise erano ridotti. Ad ogni modo tale errore di formulazione, e quindi assolutamente non di merito, può essere corretto da questo Consiglio Regionale nel corso di una sola seduta, e perdendo non più di 5 minuti”. Ieri pomeriggio l’atteso vertice romano tra il presidente della Giunta, Frattura, il suo vice, Petraroia, i parlamentari Ruta e Leva e il viceministro dell’economia, Fassina. Oggetto della discussione? La bocciatura del bilancio regionale. Tutto risolto, grazie “al determinante gioco di squadra” e alla “tenace e caparbia delegazione parlamentare”. Usa proprio questi toni trionfalistici il governatore Frattura nell’annunciare che “in tempi certi e nel rispetto della legge approveremo il bilancio consuntivo 2011 e 2012. Il governo ha teso la mano al nostro Molise. La Regione adesso rimedierà a un danno passato”.
Sarà sicuramente sfuggito al presidente Frattura che, in “passato”, era proprio l’attuale presidente del Consiglio regionale Vincenzo Niro a indossare i panni di relatore in Aula della proposta di Consuntivo di cui oggi si discute, poi votata e approvata dalla maggioranza di cui egli stesso faceva parte. Passato a parte, comunque, “con i tecnici del Ministero dell’economia abbiamo concordato la riproposizione dell’approvazione del consuntivo 2011 e di quello 2012. Lo faremo in tempi celeri” termina così il comunicato del governatore. Che i tempi celeri siano realmente i “cinque minuti” suggeriti a Frattura da Iorio? Che si tratti davvero di errore tecnico senza conseguenze reali sui molisani? Insomma, storia a lieto fine e sospiro di sollievo. Il disastro non c’è. Guai a parlare di dilettantismo politico nel gridare allo scandalo, tanto di cappello invece alla “tenacia” della delegazione molisana. Curiosità : cosa avrà mai pensato il viceministro Fassina nel trovare una soluzione per il Molise? Solo qualche mese fa, durante la trasmissione serale di Bruno Vespa, si interrogava : “Ha ancora senso avere regioni con 300 mila abitanti?” Ce lo dica lei, signor viceministro.
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