Costi della politica, Lattanzio choc: “Chiedo scusa, ritirare tutti i provvedimenti amministrativi”

Dichirazioni choc e coraggiose del Consigliere regionale Udeur Nunzia Lattanzio. La svolta su Facebook: “Chiedo scusa, personalmente, a tutti coloro che credono nei valori della Politica”. Poi, l’invito pubblico al governatore Frattura, al presidente Niro e al Consiglio regionale di invertire rotta: “Chiedo di revocare, in autotutela, tutti i provvedimenti amministrativi emessi in palese conflitto con i richiamati valori”.

CAMPOBASSO. Le Iene portano bene, già. Dopo il servizio sui costi della politica regionale, trasmesso ieri sera su Italia 1, arrivano – come un fulmine a ciel sereno – le prime e uniche reazioni da Palazzo Moffa.  Ancora una volta è il social network a raccoglierle: Nunzia Lattanzio, consigliere regionale eletta nelle file del partito di Mastella, da tempo in rotta di collisione con il numero uno di Via IV Novembre, Vincenzo Niro, chiede scusa e rilancia su Facebook: si cambi passo. “Il Consiglio regionale del Molise mostra nel servizio de ‘Le Iene’, ancora una volta, tutti i suoi limiti di natura politica, amministrativa e spesso anche personali. La vena ironica della famosa trasmissione ha trovato buona linfa negli intervistati che, tra balbettii, contraddizioni patenti, fughe rocambolesche, inni alla Santita’, buffi tentativi di giustificazione del proprio operato, hanno manifestato chiaro disagio”, scrive la Lattanzio. Poi, l’ammenda: “E’ questo uno spaccato del nostro Paese che non fa bene all’Italia e neanche al nostro Molise! Chiedo scusa, personalmente, a tutti coloro che credono nei valori alti della Politica, ed invito pubblicamente il Consiglio regionale del Molise ed i Presidenti di Giunta e Consiglio a revocare, in autotutela, tutti i provvedimenti amministrativi emessi in palese conflitto con i richiamati valori”, conclude il consigliere. Dichirazioni che non resteranno di certo inosservate e che, sicuramente, animeranno ben presto il dibattito all’interno della maggioranza di centrosinistra, cui la Lattanzio – salvo sorprese – ancora appartiene.