Ittierre, lavoratori in piazza: picchetto all’ingresso di Isernia Nord, sindacati assenti

La protesta si sposta dinanzi al tribunale: i dipendenti vogliono risposte dalla istituzioni e della autorità di vigilanza. Intanto Manganiello, dopo la defenestrazione da amministratore, presenta ricorso contro la nomina di Petrollini

ISERNIA. Esasperati, al punto da inscenare una protesta in piazza dalle 7 del mattino, all’ingresso di Isernia Nord. Sono i lavoratori dell’Ittierre, sempre più preoccupati per le sorti dell’azienda e del mantenimento del posto di lavoro. Stamani, nei pressi della rotonda di viale dei Pentri sita di fronte il centro commerciale ‘In Piazza’, molti di loro hanno dato vita a un picchetto con striscioni e cartelli contro il patron Antonio Bianchi e la sua politica aziendale: un modo per “risvegliare le coscienze delle istituzioni e delle autorità di sorveglianza”, come dichiarato alle emittenti televisive locali, sulla delicatissima situazione del polo tessile di Pettoranello.  

La protesta – posta in essere senza recare ostacolo alla viabilità cittadina – si è poi spostata nei pressi del tribunale di Isernia, dove è stato richiesto un incontro con il giudice che dovrà decidere circa la richiesta di ammissione del concordato preventivo. Ma il magistrato non ha voluto incontrare i manifestanti i quali, invano, hanno provato a chiedere udienza al presidente del tribunale e la procuratore capo. “Siamo lieti di apprendere – dichiara una lavoratrice – che per l’ex Cattolica o la Gam si stanno trovando soluzioni. Ma in provincia d’Isernia, per l’Ittierre, non si muove foglia. Eppure, senza l’Ittierre, questa provincia muore. Vogliamo risposte, siamo in attesa da agosto”. Presente tra gli operai anche l’avvocato del Foro di Campobasso Vincenzo Iacovino, difensore dell’amministratore delegato silurato da Bianchi, Alberto Manganiello. Il legale ha invocato il celere intervento della procura per accertare le responsabilità su quanto accaduto in questi ultimi giorni. Dopo la nomina del nuovo ad, Giovanni Petrollini, Manganiello ha infatti ufficializzato l’intenzione di fare ricorso. Assolutamente incomprensibile, invece, la totale assenza delle sigle sindacali.