Elezioni mai come in questa occasione imprevedibili e fondamentali per tutta la Regione. Con le primarie di centrodestra destinate a sconvolgere gli equilibri
CAMPOBASSO. Dopo la quiete, non può che esserci una tempesta. Stavolta politica, inevitabile e sotto certi punti di vista pure auspicata. Perché la città Capoluogo subito dopo le feste è destinata a svegliarsi dal lungo torpore e ad affrontare le prossime, avvincenti elezioni Comunali di primavera. Mai come in questa occasione imprevedibili e fondamentali per disegnare i nuovi equilibri politici in regione. Da una parte la sinistra, pronta ad affidarsi nuovamente alle primarie e costretta a fare i conti con la sfida interna tra renziani (fratturiani) e tutto il resto della nomenclatura Pd, dall’altra il centrodestra, pronto invece con Forza Italia, Nuovo Centro destra e altri movimenti civici alla rivoluzione delle primarie (sarà il primo esperimento in Italia per questa coalizione) e a consultare cittadini e simpatizzanti per scegliere l’erede di Big Gino. Poi la variabile grillina, con i Cinque Stelle che hanno già promesso battaglia e vogliono conquistare il primo capoluogo di regione della loro giovane storia. Chi pronosticava una vittoria sicura del centrosinistra
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