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Isernia, ospedale terra di nessuno: reparti presi d’assedio dai barboni

Nuovo avvistamento di senzatetto al ‘Veneziale’: stavolta si sono accampati nella sala d’attesa adiacente alla sala Tac, nel reparto di Radiologia. Birre nei corridoi, pavimenti come giacigli e panni stesi in astanteria  a riprova del degrado: protestano i cittadini

 

ISERNIA. Si accampano nell’Unità operativa di Radiologia. Si servono dei bagni del reparto. Bevono birra e lasciano le bottiglie a terra, nei corridoi. Qualche sera fa, avrebbero finanche steso i panni in astanteria per farli asciugare, con ‘sommo gaudio’ di quanti sono costretti a fare il turno di notte. Barboni ormai di casa, presso l’ospedale ‘Veneziale’ di Isernia. Un’immagine assolutamente poco edificante per la struttura e per la sanità molisana in generale. E non è neanche la prima volta: già il 30 novembre scorso alcuni cittadini avevano segnalato tre senzatetto – con tanto di cani la seguito – nell’ala del piano terra in fase di ristrutturazione, dove c’era il Centro unico di prenotazione. Stavolta, invece, si sono accampati nella sala d’attesa adiacente alla sala Tac, nel reparto di Radiologia. Dopo aver spento la luce della sala d’aspetto che affaccia sul reparto, si sono messi a dormire sul pavimento, incuranti dell’eventuale arrivo di pazienti e della presenza del personale impiegato nel turno di notte. La totale assenza di controlli di sicurezza, dunque, ha favorito di nuovo l’ingresso indisturbato degli homeless, che hanno fatto del pavimento dell’ospedale un ‘comodo’ giaciglio: una scena poco piacevole, considerando che si tratta di una struttura sanitaria pubblica dove l’accoglienza degli utenti non può conoscere sosta, neanche di notte, e dove le condizioni igieniche vanno garantite come si deve. Si ripresenta, dunque, la necessità di garantire un alloggio ai tanti nuovi poveri che stanno spuntando in città, come dimostrato dalla presenza di clochard, a fine ottobre, finanche all’interno dell’auditorium; persone che, soprattutto nel periodo invernale, sono costrette a trovare rifugio, alla meno peggio, in strutture che rimangono accessibili fino a tardi. E l’ospedale di Isernia, paradossalmente, è una di queste: le porte del seminterrato che conduce alle scale, infatti, rimangono aperte anche di notte, rendendo i corridoi del nosocomio terra di nessuno. Di qui l’esigenza di dotare il Veneziale di guardie giurate o di altre forme di ‘barriere’ di sicurezza, indispensabili anche per scongiurare episodi di aggressione ai danni di medici e operatori, come denunciato dal primario facente funzioni del Pronto Soccorso di Isernia, Lucio Pastore. Nelle ore notturne, del resto il personale scarseggia: dunque tutto può succedere. Intanto, i cittadini-utenti, stufi della situazione protestano e chiedono una soluzione definitiva. 

 

 

 

mikeante

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