ISERNIA. Prosegue la battaglia del comitato ‘pro Ospedale Veneziale’. Il presidente Marco Condidorio, infatti, decide di rivolgersi a tutti i componenti della Giunta e del Consiglio della Regione Molise con una lettera. L’obiettivo è sempre lo stesso, ovvero difendere il diritto dei cittadini alla sanità pubblica. Per avvalorare la sua tesi, Condidorio si avvale dell’articolo 32 della Costituzione, nel quale si legge: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. La lettera prosegue prendendo in considerazione i principi e i valori umani e civili enunciati nella Carta europea dei diritti del malato. In particolare, il presidente Condidorio sceglie di riportare alcuni passaggi della terza parte del suddetto documento. “I diritti contenuti in questa Carta – si legge – si riferiscono all’individuo piuttosto che al cittadino, poiché i diritti fondamentali superano il criterio della cittadinanza. Tuttavia, ogni individuo che agisce per proteggere ciò che per legge gli spetta, esercita un atto di ‘cittadinanza attiva’. Tali diritti riguardano principalmente i vari gruppi organizzati (pazienti, consumatori, gruppi di tutela, servizi di informazione, gruppi di auto-aiuto, organizzazioni volontarie, movimenti di base) che hanno il ruolo imprescindibile di supportare e mettere in condizione i cittadini di esercitarli. Nello specifico, nell’articolo 12 della Carta dei diritti fondamentali, si parla di diritto a esercitare attività di interesse generale; a svolgere attività di tutela (in particolare nell’ambito della salute) e a partecipare al policy making nell’area della salute (cioè partecipare alla definizione, implementazione e valutazione delle politiche pubbliche correlate alla protezione dei diritti nel campo della salute). Una volta elencati i passaggi della Carta europea è il presidente a prendere parola. “Il sottoscritto – si legge nella lettera – chiede di riflettere, alla luce di quanto scritto, sulla decisione di respingere il Piano di riorganizzazione aziendale per la sanità molisana, considerato che il cittadino è preso ‘esule’ nella propria terra per ciò che riguarda l’esercizio costituzionale, civile e umano di tutela della propria salute. A chiedervelo è l’uomo Marco Condidorio che si è fatto carico di un dubbio: può una riorganizzazione sanitaria come quella prevista dal Piano (che potrebbe essere approvato) rispondere ai bisogni reali, concreti del territorio molisano? La risposta – prosegue il presidente del ‘pro Veneziale’ – condivisa ad oggi da moltissimi cittadini che, di giorno in giorno, sottoscrivono l’adesione al comitato, è chiaramente ‘No’! L’invito è quello di riflettere, non solo attraverso lo sterile calcolo economico e numerico, ma anche con il cuore e con la consapevolezza che la storia delle società civili è ricca di successi, conquiste umane e progresso. Dunque – prosegue Condidorio – perché tornare indietro, perché pensare che sia il privato la soluzione più ‘economica’ o l’affermazione della libertà personale? Perché credere che rientrare in un piano finanziario significhi demolire necessariamente il pubblico? L’economia non può prevaricare la libertà umana, considerato che la libertà umana come conquista ha prevalso nella sua genesi proprio sulle economie e su quel capitalismo miope e sempre lontano dall’umano. A voi chiedo – si conclude l’appello del presidente – che la vostra mente, nell’istante in cui sarete chiamati a votare per il sì o per il no, vada a tutti i cittadini, assumendovi piena responsabilità dinanzi alla storia di questo paese, di questa regione, di questa terra e per ogni molisano”.
