HomeSenza categoriaIttierre, lavoratori in subbuglio. Al vaglio la proposta della Ikf

Ittierre, lavoratori in subbuglio. Al vaglio la proposta della Ikf

ISERNIA. Nonostante le parziali rassicurazioni fornite da membri interni all’azienda circa le probabilità di rilancio dell’attività produttiva e, dunque, dell’assunzione di personale oltre a quanto paventato oggi, i dipendenti Ittierre sono e restano sul piede di guerra. I particolari emersi sulla proposta d’acquisto del polo tessile presentata dalla Ikf, la società di investimento milanese, hanno accresciuto un clima di preoccupazione. Il reintegro in una new co di soli 15 dipendenti in sei mesi sarebbe una condizione “assurda”, specie se si pensa che ad ambire ad un ritorno a lavoro sono in circa 700. Ed ecco che è stata organizzata per domani pomeriggio, a partire dalle ore 16 nei locali dell’Hotel Europa, un’assemblea delle maestranze, atta ad esaminare nel dettaglio la proposta della Ikf, onde trarne valutazioni e verosimilmente azioni. Il tutto sempre e solo in caso di ammissione a concordato preventivo dell’azienda da parte del giudice del tribunale fallimentare di Isernia. Sempre domani l’assessore regionale alle attività produttive, Massimiliano Scarabeo, di fronte alle numerose prese di posizione e agli allarmi lanciati da sindacati e Rsu dell’industria tessile molisana, ha convocato con urgenza a Campobasso i vertici societari dell’Ikf. Il fondo d’investimento, nel pomeriggio, dovrà spiegare all’assessore tutti gli aspetti e i particolari del piano industriale che ha accompagnato la richiesta di concordato presentata al tribunale di Isernia dall’Ittierre. La investing company, che ha già messo in atto un’operazione di salvataggio nei confronti della biellese ‘Botto – Fila’, intende affittare un ramo d’azienda, con diritto di opzione per l’acquisto, prevedendo la creazione di una new co che, nei primi sei mesi di attività, conti 15 dipendenti e che sia pronta ad assumere altre 25 maestranze per ogni nuova licenza. Nei 24 mesi si pensa di riassorbire così un centinaio di lavoratori. Numeri che hanno fatto tremare le maestranze e che hanno però spinto alcuni membri della Ittierre a chiarire alcuni dettagli della paventata operazione. Ossia: che trattasi dell’unica proposta concreta pervenuta per il polo tessile di Pettoranello (quindi meglio di nulla); e soprattutto che le cifre ad oggi conosciute sono del tutto sommarie, nel senso che la new co potrebbe arrivare a gestire (come già fatto da Bianchi) anche 12 licenze e quindi potrebbe aver bisogno di almeno trecento dipendenti. Infine, ma non da ultimo, è stato fatto notare come i primi sei mesi della nuova azienda sarebbero assolutamente di ‘assestamento’ quindi di sostanziale inattività e il numero stimato di 15 lavoratori non deve, pertanto, far tremare. Quanto detto, però, non è servito a placare l’agitazione. E domani sarà un’altra lunga giornata per la vertenza. Intanto, sul fronte parallelo della promozione del distretto tessile si fanno passi avanti. E’ previsto per sabato 8 marzo, presso la Provincia di Isernia, un incontro, promosso dall’associazione EURIDIT e dall’Ente di via Berta (Ufficio Politiche Attive del Lavoro – Centro per l’Impiego), sul tema “100% Made in Italy – Un nuovo percorso di sviluppo per il settore moda che valorizzi i territori e le competenze manifatturiere”. La scelta della data non è casuale – spiegano gli organizzatori – in quanto il settore moda (in particolare l’abbigliamento) registra un’occupazione prevalentemente femminile. Il summit intende sviluppare alcuni temi e gli obiettivi già illustrati nella precedente riunione del 21 dicembre 2013 per giungere a “concrete” ipotesi di rilancio del sistema moda molisano. All’iniziativa interverranno delegati dei distretti moda di S. Marco dei Cavoti e S. Agata de’ Goti, ma anche esponenti del partenariato istituzionale, economico e finanziario con cui discutere concretamente di “accordi di insediamento” e di nuove opportunità di sviluppo e di valorizzazione delle competenze professionali e imprenditoriali legate al settore moda e presenti nel nostro territorio. Una nuova attività sulla quale vengono convogliate tante speranze e aspettative.

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