Categories: CRONACA

Gente che sopravvive a stento e nessuno che se ne occupa

ISERNIA. L’Europa è una delle regioni più ricche al mondo. Eppure, il 17% degli europei dispone ancora di risorse limitate e non riesce a soddisfare le proprie necessità primarie.
In Italia ci sono 10.048.000 persone che vivono in condizioni di povertà relativa, pari al 16,6% della popolazione. Tra questi 6.020.000 sono poveri assoluti, cioè non riescono ad acquistare beni e servizi per una vita dignitosa (9,9%). È quanto rileva l’Istat nel report sulla povertà in Italia.
Sono in milioni quindi a vivere nella difficoltà più assoluta. Precari, disoccupati, ex imprenditori, ex artigiani, giovani laureati, immigrati. La crisi non ha fatto sconti a nessuno e sono diventati troppi e fin troppo visibili per non occuparsene con politiche di assistenza adeguate.
Ma cosa significa perdere la propria vita “normale” ed entrare a far parte di quella folla di poveri contemporanei che riempiono le città?

Le famiglie con difficoltà economiche tra 2009 e 2011 sono aumentate in Molise del 12%.
La nostra regione, al pari delle altre d’Italia, sta soffrendo sempre di più della crisi economica. E persino una provincia piccola, silenziosa e tranquilla come Isernia vede e vive la comparsa di poveri e senza tetto.
È di oggi la discussione, su Facebook, il social network più conosciuto e frequentato dagli internauti, circa la presenza in strada di due uomini – già noti alla popolazione isernina – fotografati mentre dormivano in terra in diversi punti della città.
E se prevale il sentimento di compassione, la rabbia per la povertà diffusa che attanaglia ormai indistintamente tutti o quasi gli strati sociali, c’è anche chi nutre preoccupazione per la presenza dei senza tetto. Ed esorta le istituzioni ad occuparsi del problema in maniera più decisa.
Pensando, per esempio, a politiche economiche e sociali più adeguate. Progettare le soluzioni avendo una visione di lungo periodo e non – come sempre accade in Italia – di emergenza o di urgenza. Per evitare che la strada diventi un’alternativa alla casa e che la crisi si trasformi da una condizione economica passeggera ad un forzoso stile di vita.

Invitiamo tutti coloro che avessero in mente soluzioni praticabili per affrontare e superare il difficile momento di congiuntura economica che la nostra città vive ad utilizzare il nostro sito come megafono, proponendo qualsiasi consiglio e spunto di riflessione alla nostra redazione e – indirettamente – a chi ci rappresenta.

A.I. 

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mikeante

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