Una folta delegazione di giovani medici ha raggiunto la capitale per manifestare dinanzi al Ministero dell’Istruzione dopo l’incubo del concorsone prima annullato e poi confermato
CAMPOBASSO. Dopo il caos del concorso regionale per l’accesso al corso di formazione in Medicina Generale (sviste ed errori clamorosi nella correzione degli elaborati), il ben servito per i giovani medici arriva anche dal Ministero dell’Università. Sono 12 mila i neolaureati di tutta Italia che la scorsa settimana hanno sostenuto le prove per accedere ai 5 mila posti disponibili per le Scuole di Specializzazioni mediche. Poi, la doccia fredda: il Ministero annulla il concorso per un errore tecnico del sistema che ha elaborato i quiz, ma poi ci ripensa e conferma la validità della prove. Regna il caos e così monta la protesta: “ci sentiamo presi in giro”, affermano dalla delegazione molisana dei giovani medici. Ancora una volta è scontro tra il futuro delle nuove generazioni, la famigerata burocrazia italiana e l’assenza di trasparenza in un concorso pubblico.
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