Digital divide, Di Lucente pungola Renzi: più soldi per le infrastrutture telematiche

VASTOGIRARDI. Una lettera per chiedere più attenzione alle aree montane disagiate, che pagano più di tutte, in Molise, il digital divide, prive come sono, a tutt’oggi, persino dell’Adsl. Andrea Di Lucente, sindaco di Vastogirardi, scrive al premier Matteo Renzi: una missiva inviata anche al senatore  Altero Matteoli, presidente della Commissione parlamentare Comunicazioni; al ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi; all’onorevole Michele Meta, presidente della Commissione Telecomunicazioni; ai parlamentari molisani Danilo Leva, Roberto Ruta e Laura Venittelli; al senatore Ulisse Di Giacomo, all’europarlamentare Aldo Patriciello e al presidente della Regione Molise, Paolo Frattura, nella quale si invoca l’impegno di fondi più consistenti per le infrastrutture telematiche, affinché possano essere ‘coperte’ anche le aree cosiddette marginali. Ecco il testo integrale della missiva:

“Gentile Presidente del Consiglio,

le scrivo per denunciare una situazione di arretratezza e sottosviluppo nella quale un intero territorio, ingiustamente, rischia di dover rimanere confinato per i prossimi decenni.
Sono il sindaco di Vastogirardi, un piccolo paese incastonato tra le montagne dell’alto Molise, in provincia d’Isernia; meno di mille abitanti, ma tanti problemi quotidiani con i quali fare i conti: lo spopolamento, una posizione geografica che, d’inverno, rende estremamente difficoltoso raggiungere il paese, le scarse opportunità per i giovani, l’isolamento. Una condizione, quest’ultima, aggravata ancor più dall’annoso problema della mancanza di infrastrutture telematiche, il cosiddetto digital divide.
E’ notizia di pochi giorni fa che Telecom Italia si sia aggiudicata il bando per la Regione Molise, emesso dal ministero dello Sviluppo Economico attraverso Infratel Italia, società del Gruppo Invitalia incaricata di attuare il Piano nazionale banda larga e il Progetto strategico banda ultra larga. Un bando approvato dalla Commissione Europea, che prevede un finanziamento pubblico di circa 4 milioni di euro grazie all’utilizzo dei fondi europei Fesr, a cui si aggiungono 1.7 milioni di euro di investimento da parte di Telecom Italia. Tale società doterà quattro comuni molisani di connessione superveloce: beneficiari, i centri di Termoli, Isernia, Pozzilli e Venafro che, entro il 2015, saranno forniti delle infrastrutture di rete passiva in fibra ottica, abilitanti alle reti NGAN (Next Generation Access Network), in grado di erogare servizi innovativi a cittadini, imprese e pubblica amministrazione.
Egregio Presidente, una notizia del genere non può che intristire le popolazioni più svantaggiate, come quella del Comune che io mi onoro di rappresentare. Perché i piccoli centri, le aree periferiche, al solito vengono ignorate e non si permette loro di stare al passo con i tempi: Termoli, Isernia, Pozzilli e Venafro saranno infatti dotate di banda ultra larga da 30 a 100 Megabit al secondo; Vastogirardi e gli altri comuni che gravitano nelle aree montane disagiate, continueranno a navigare in rete a velocità preistorica, costretti come sono al 56k.
Due pesi e due misure, disparità che rendono sempre più difficile, specie per i giovani, restare sul territorio per cercare lavoro, creare occasioni di mercato, risparmiare sui costi d’impresa, fare investimenti.
Nulla di tutto ciò: la mancanza finanche della rete Adsl taglia fuori i piccoli comuni dell’alto Molise da un mondo in continua evoluzione tecnologica che lei, con la sua giovane età, certamente conosce comprende bene. Senza una rete di nuova generazione Vastogirardi resta tagliata fuori anche dalla semplice nozione di sviluppo, occupazione e miglioramento della qualità di vita dei suoi cittadini.
Le chiedo dunque di dare un segnale forte, evitando la prosecuzione di simili discriminazioni di cui lei non può ignorare le conseguenze: l’azzeramento del digital divide non può prescindere dalle aree cosiddette marginali, evidentemente considerate poco appetibili dai fornitori anche per mancanza, fino al recente passato, di scelte lungimiranti che potessero attrarre investimenti.
Sono a conoscenza che il suo Governo si è impegnato tramite Infratel Italia a realizzare cavidotti e portanti ottici per consentire agli operatori di fornire servizi da almeno 2 Mbps. Dove è già presente una linea, ma a basse prestazioni, saranno stabiliti incentivi per lo sviluppo di una rete secondaria fissa o mobile. Il regime di aiuti di Stato finalizzato al riequilibrio socio-economico dei territori indica un impegno solo nelle zone dove gli operatori non investirebbero neanche un centesimo. E fin qui tutto bene: ma il problema è che spesso l’incentivo dello Stato pari al 70% dei costi non è sufficiente per assegnare gli appalti.
Per realizzare l’Agenda Digitale italiana, risulta che verranno impiegati gli 1,8 miliardi di euro del Fondo Europeo di sviluppo regionale, di cui il 77% per progetti nel Sud Italia. Ma tale investimento non è sufficiente per colmare un gap vecchio di decenni: il rischio è che si continui a viaggiare a velocità differenti, con i più lenti che rischiano di rimanere totalmente estromessi dalla modernità del world wide web.
Mi appello a che lei possa farsi carico di un problema cruciale, dal quale può dipendere la sopravvivenza, non solo economica, di un’intera comunità. E mi auguro che una sua eventuale risposta, che auspico sentitamente, non contenga soltanto un prontuario di buoni propositi”.

Andrea Di Lucente

Sindaco di Vastogirardi