Area stazione, ok all’acquisto

ISERNIA. Il Comune di Isernia potrà procedere all’acquisto, per 1.7 milioni di euro, dell’area ferroviaria di corso Garibaldi dove sorgerà il parco urbano della stazione. Lo ha deciso ieri sera il Consiglio comunale, che si è espresso con 20 voti favorevoli e 7 contrari dopo un lungo dibattito. Come spiegato dal sindaco Luigi Brasiello, l’area in questione – 15.600 metri quadri da destinare a parco verde, oltre all’Officina della cultura e a una fascia di terreno lungo corso Garibaldi – sarà interamente riqualificata, dando un valore aggiunto alla città. E’ prevista anche una risistemazione della viabilità urbana, con la costruzione di una rotatoria che sostituirà l’attuale passaggio a livello di via Libero Testa. Ciò comporterà la possibilità di transitare per i due lati della città a livello pedonale e ciclabile senza che Isernia sia divisa, come adesso, in due tronconi. “Il progetto nella sua interezza cambierà per sempre il volto della città – ha detto Brasiello – I lavori di bonifica, interamente a carico di Sistemi Urbani, inizieranno il prossimo anno. La zona, a seguito di alcuni carotaggi nel sottosuolo, ha infatti presentato valori chimici superiori al consentito, necessitando così di lavori per circa un milione di euro, compreso lo smaltimento del materiale (traversine, binari, ecc.) in discarica speciale. Si tratta di un ambizioso progetto di riqualificazione della vita sociale della nostra città, con un parco che sarà adornato da piante particolarmente adatte al nostro territorio e al nostro microclima. A dimostrazione che quest’amministrazione e io non siamo certo a favore della cementificazione”. La compravendita sarà perfezionata entro fine anno.
Prima del voto sulla stazione, l’assise aveva anche votato l’assestamento generale al bilancio di previsione 2014/2016. Come illustrato all’aula ancora da Brasiello, “la variazione di bilancio avviene a saldi invariati a fronte di diminuzioni di spesa: parliamo di 47mila euro su un bilancio di 38milioni di euro. Sono variazioni perfettamente conformi, sia per il collegio dei revisori che ai fini del Patto di stabilità”. Il provvedimento è stato licenziato con 20 voti favorevoli e 9 contrari.