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La Fondazione Rita Levi-Montalcini: aiutare l’Africa promuovendo l’istruzione femminile

Siamo ormai cinicamente abituati a sentir parlare di sud del mondo, tanto che le condizioni di estrema indigenza in cui vivono intere popolazioni hanno acquisito i contorni di un male irrisolvibile, al massimo tamponabile attraverso sporadiche attività di assistenza e beneficenza. Tuttavia, appare chiaro come per ribaltare una situazione sia necessario indagarne le cause e intervenire su di esse, e seppur un pronto e sistematico intervento sugli effetti può sortire risultati temporaneamente positivi, questo da solo non basta per determinare un cambiamento sensibile. Questa è l’idea che si cela dietro l’operato della Fondazione Rita Levi-Montalcini, una Onlus attiva dal 2001 con diversi progetti umanitari in oltre 35 Paesi africani.
La Fondazione, avviata dal premio Nobel Rita Levi-Montalcini, focalizza il proprio operato per favorire uno sviluppo sostenibile dell’economia e della società di questi Paesi attraverso la promozione dell’istruzione e della scolarizzazione delle popolazioni. In un continente in cui circa il 70% della popolazione è analfabeta (percentuale che arriva a picchi di quasi il 90% in alcune nazioni) non si può ignorare come tale dato abbia delle ripercussioni dirette sulla drammatica situazione socio-economica. Povertà e analfabetismo sono due realtà che camminano di pari passo, poiché solo attraverso l’istruzione è possibile acquisire tutte quelle competenze necessarie per lo sviluppo di un Paese. In queste zone, inoltre, per le bambine la strada per l’accesso all’istruzione è ancora più in salita: spesso a causa di forti pregiudizi di genere viene loro impedito di andare a scuola, senza contare le forti pressioni che le portano ad abbandonare prematuramente gli studi. Proprio per queste ragioni la Fondazione Rita Levi-Montalcini opera per garantire l’istruzione e dare la possibilità di una successiva formazione professionale a bambine e giovani donne africane. In questo modo, da una parte si forniranno alle donne di domani le possibilità per costruirsi un futuro migliore, di realizzazione professionale, e dall’altra verranno immesse nel tessuto sociale nuove attività e competenze utili per lo sviluppo e il miglioramento delle condizioni delle comunità. Un esempio in Burkina Faso, un Paese in cui le donne, oltre ad avere uno scarsissimo accesso all’istruzione, spesso restano incinta precocemente e sono colpite da gravi malattie quali l’Aids.

Qui la fondazione Rita Levi-Montalcini ha dato la possibilità a sessanta ragazze tra i 14 e i 24 anni di studiare. La metà delle giovani non è ancora scolarizzata, dunque dovranno essere seguite fin dalla fase di alfabetizzazione, mentre le altre che hanno già avuto accesso all’istruzione potranno seguire corsi didattici di formazione professionale, in modo da acquisire gli strumenti per accedere al mondo dell’imprenditoria femminile. Nel villaggio di Matadi Babusango in Congo, un paese dalla situazione politica fortemente instabile, la fondazione supporta attivamente la scuola avviata dalla missionaria laica Rose Monique per garantire a cento donne del villaggio l’alfabetizzazione primaria, corsi di lingua nazionale, corsi di lingua francese, matematica e nozioni igienico-sanitarie. Dare alle donne di questo villaggio assistenza, istruzione e formazione significa dare loro gli strumenti per affrontare con coscienza e consapevolezza il ruolo di totale subordinazione e sottomissione agli uomini, ancora purtroppo fortemente radicato in tali comunità. Sul sito della fondazione Rita Levi-Motalcini, consultabile all’indirizzo http://www.ritalevimontalcini.org/ è possibile trovare la descrizione di tutti i progetti umanitari portati avanti dalla Onlus. Per sostenere l’operato della Fondazione Rita Levi-Montalcini è possibile effettuare una donazione online al progetto che si vuole supportare o scegliere di devolvere il 5 per mille alla Onlus.

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