ISERNIA. Sull’università, Brasiello ha dovuto chiamare in causa i suoi tutori per farsi togliere le castagne dal fuoco. Lo afferma la consigliera del centrodestra al Comune di Isernia, Sonia De Toma, a seguito della conferenza stampa tenutasi a Campobasso per la presentazione dell’intesa tra Unimol, Regione Molise e Municipio pentro per la facoltà di Scienze infermieristiche a Isernia, presso la sede di via Mazzini. “Sarebbe stato opportuno – dichiara De Toma – che il sindaco Brasiello non fosse andato alla conferenza stampa a Campobasso, ma che l’avesse fatta rinviare. Il motivo di tale contestazione nasce dal fatto che il problema università a Isernia è ancora aperto ed è all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale. Infatti, tale argomento doveva essere un punto di discussione del Consiglio del 22 gennaio scorso, da trattare dunque nella reale sede istituzionale e concludersi con un atto di indirizzo scaturito dal confronto delle forze politiche presenti. Invece, a seguito di quanto avvenuto nella seduta consiliare di cui sopra, tale punto è rimasto pendente quale oggetto di discussione in seconda convocazione per il prossimo Consiglio, rimanendo – ancora la consigliera di ‘Isernia in Comune’ – così il problema privo di discussione e soluzione, anteponendo in questo modo, gli interessi della comunità di Isernia e della provincia a beghe politiche e di occupazione di poltrone”. Ottenuto il placet dal presidente Frattura, “il sindaco ha agito per l’ennesima volta secondo propria discrezionalità – affonda l’avvocato – senza consultare né i suoi 10 dissidenti che lamentano scarsa considerazione (sic!) né la minoranza, per la serie: Frattura ordina, Brasiello esegue. Il fatto, poi, che per tale problema il sindaco non si sia mosso nei tempi giusti, ma che abbia richiesto l’intervento di parlamentari, denota la sua incapacità politica ad amministrare, e anzi ha inviato un chiaro ed inequivocabile segnale: per risolvere i problemi di Isernia non ci si deve rivolgere al primo cittadino, ma al suo o ai suoi tutori. Per di più, il fatto di aver azzerato le deleghe è segno che qualcosa non va neanche all’interno della Giunta – conclude De Toma – E’ dunque evidente che finalmente la ‘mala gestio’ del centrosinistra sta arrivando al capolinea”.