HomeNotizieCRONACAOrrore in una scuola media: bidello arrestato per pedofilia

Orrore in una scuola media: bidello arrestato per pedofilia

ISERNIA. Spiava i bambini dal buco della serratura, mentre erano in bagno. Ma andava anche oltre: talvolta, riusciva ad accedere all’interno dei servizi igienici e li toccava, li palpeggiava nelle parti intime, facendo passare il tutto come una casualità. E’ stato arrestato stamani dai carabinieri della Compagnia di Isernia un bidello residente in un comune della provincia di Isernia, accusato di pedofilia. Teatro delle sue azioni, una scuola media, dove l’uomo – originario di un’altra regione, insospettabile, incensurato, di 65 anni e dunque prossimo alla pensione – presta servizio già da diversi anni.

Stamani la conferenza stampa del procuratore capo della Repubblica, Paolo Albano, e del capitano della Compagnia dei carabinieri di Isernia, Michele Carfora, che hanno fornito tutti i dettagli del caso.

Le indagini, durate circa due mesi, sono partite a seguito delle segnalazioni delle insegnanti e dei genitori delle presunte vittime alla direttrice dell’istituto la quale, allarmatissima, si è rivolta alla locale stazione dei carabinieri. L’uomo, stando alle risultanze investigative, in alcuni casi si approfittava dell’ingenuità dei ragazzini che aveva preso di mira, facendo loro proposte oscene. In particolare nei confronti di una ragazzina, che tuttavia è sempre riuscita a respingerlo. Ma le sue particolari attenzioni erano riservate anche agli alunni di sesso maschile.

Non è stato facile, per gli uomini dell’Arma, riuscire a rompere il muro di silenzio che si era levato intorno alla vicenda, anche a causa della vergogna e del terrore ingeneratosi nelle presunte vittime. Ma, dopo aver raccolto le deposizioni della direttrice, dei genitori, degli insegnanti e – con l’ausilio degli psicologi – degli stessi minori, il pubblico ministero Federico Scioli ha chiesto l’applicazione della misura cautelare, con il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Isernia, Elena Quaranta, che ha disposto gli arresti domiciliari.

L’accusato, che vive una situazione personale di grave difficoltà – separato dalla moglie, con figli minori in affidamento, vive in un’abitazione che versa in palese stato di degrado – dovrà rispondere di violenza sessuale aggravata. Nelle prossime ore dovrà essere interrogato dalla procura.

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