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Sanità, Leva, Pastore e Izzo ‘censurati’: in streaming soltanto Frattura

ISERNIA. Episodio senza precedenti, oggi, in Consiglio comunale. Dopo il soliloquio di Paolo Frattura sulla sanità, dove il governatore del Molise ha dato la sua versione sul futuro dell’ospedale di Isernia, l’assise è stata interrotta per quindici minuti. Webcam spenta e sipario calato su quanto accaduto in aula. E’ stato quello il momento in cui il dottor Lucio Pastore, medico del Pronto Soccorso dell’ospedale di Isernia e anima del comitato ‘Veneziale Bene Comune’, ha preso la parola smentendo i numeri forniti del presidente della Regione. Carte alla mano, ovviamente. Dopo di lui, è stata la volta del deputato Pd, Danilo Leva, che ha rispedito al mittente tutto quanto sostenuto dal presidente della Regione. Dopo ancora, ha parlato Emilio Izzo, sindacalista Uilbac ed esponente del Comitato contro le mafie e le camorre.

Ma gli isernini, i giornalisti, tutti gli interessati non hanno potuto ascoltare questi due interventi in diretta, con l’amministrazione che ha sostenuto come l’assise, in quel momento, fosse interrotta per dare luogo a una sorta di assemblea popolare. E che le immagini non potevano essere trasmesse perché mancava una presunta autorizzazione. Sul punto, ogni commento sarebbe offensivo verso l’intelligenza dei lettori. La realtà è che, in particolare verso Leva c’è stata una dimostrazione di scortesia istituzionale senza precedenti, da parte del sindaco Luigi Brasiello e della maggioranza di centrosinistra, totalmente appiattiti sul Frattura-pensiero. Del resto, il centrodestra aveva invitato ieri, i quattro parlamentari molisani con una richiesta formale al presidente del Consiglio Franco Capone. Il quale, stranamente, non l’ha trasmessa gli interessati, forse per mancanza di tempo. 

La mancanza di rispetto, ovviamente, ovviamente anche per Pastore e Izzo. La sanità è il diritto fondamentale dei cittadini, dunque quanto detto in aula assurge a un interesse pubblico primigenio che non può essere taciuto ai cittadini. Per fortuna esiste la stampa, che ha rimediato lo stesso quanto accaduto, nonostante l’interruzione dello streaming. Ma qualcuno, anzi più di qualcuno, dovrebbe vergognarsi seriamente.

Tra l’altro, il ‘bavaglio’ è stato imposto, nel rispetto pedissequo del regolamento, anche ad addetti ai lavori del ‘Veneziale’ e ad alcuni rappresentanti delle associazioni locali, che erano presenti in aula. In proposito, il consigliere comunale Angelo Cutone aveva chiesto al presidente Capone di mettere ai voti la richiesta di farli intervenire, data la delicatezza del tema e la possibilità di ascoltare, per bocca di esperti, quali siano le effettive problematiche della sanità molisana e della provincia d’Isernia. Nulla da fare: negato anche questo. 

Pba

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