CERRO AL VOLTURNO. Si era finto, anni or sono, funzionario di una fantomatica commissione della Comunità Europea a Bruxelles, riuscendo a farsi consegnare somme fino a 100mila euro. Le ignare vittime, imprenditori agricoli del Casertano, si aspettavano di ricevere, in cambio del suo ‘aiuto’, inesistenti finanziamenti da destinare allo sviluppo commerciale. Ma ovviamente si trattava di una truffa, congegnata a perfezione da un 50enne di Cerro al Volturno insieme ad altri complici. L’uomo si era anche reso responsabile di ricettazione di assegni bancari contraffatti e di illecita provenienza. Per queste ragioni, I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Isernia, alle prime luci dell’alba, lo hanno arrestato in esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dalla locale procura della Repubblica. Per lui, le accuse sono associazione per delinquere finalizzata alle truffe. In virtù del provvedimento a cui hanno dato esecuzione i carabinieri, il 50enne dovrà scontare una condanna alla pena di un anno e mezzo di reclusione agli arresti domiciliari.
A Venafro invece, i militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Isernia e del locale Comando dell’Arma hanno denunciato alla competente autorità giudiziaria sei persone operanti nel settore edile, un 50enne e un 30enne del luogo e quattro persone della provincia di Caserta – un 45enne di Ciorlano, un 55enne di Prata Sannita, un 51enne e un 48enne entrambi di Pratella – tutti responsabili di violazione alle norme per la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, per aver omesso l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale nel corso delle attività di manodopera con gravissimo pericolo per l’incolumità degli stessi lavoratori.
