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Ospedale di Isernia, anestesisti allo stremo

ISERNIA. L’ospedale Veneziale continua a rimanere nel pieno della bufera. L’allarme, lanciato nei giorni scorsi, sul possibile blocco degli interventi di chirurgia, proprio a causa della mancanza di anestesisti, sta facendo saltare le poche e uniche certezze rimaste in un presidio che inizia ad assaporare probabili nuovi tagli da parte della gestione commissariale. A ciò si è aggiunta la scelta dell’Asrem di spostare il personale medico dal Pronto Soccorso e da altri reparti al Santissimo Rosario di Venafro. Scelta che ha finito di ‘stancare’ fisicamente un personale già messo a dura prova. Il problema maggiore sarebbe dovuto alla mancanza di anestesisti: ne sarebbero, infatti, andati via 5 sui 14 iniziali. I 9 rimasti non riuscirebbero, pertanto, a coprire tutti i turni giornalieri nelle sale operatorie e nei reparti di Rianimazione e Pronto Soccorso. Sul tema è intervenuto anche il primario di Rianimazione del Veneziale, Antonio Graziano, che ha sottolineato la pericolosità operativa di un medico sottoposto a turni estenuanti. Come per tutti i lavoratori, ma soprattutto per professioni delicate come quelle mediche, sarebbe opportuno garantire un opportuno recupero post lavorativo.
“La verità è che stiamo vivendo un momento di grande difficoltà – ha dichiarato il primario del reparto di Rianimazione a ‘Telemolise’ – dovuta al fatto che nel giro di due mesi e mezzo sono andati via ben 5 colleghi. Chiaramente siamo rimasti in pochi a gestire tutto quanto veniva fatto prima. Cerchiamo di fare quello che possiamo, ma più di questo non si può chiedere. Basti pensare che sui 9 anestesisti rimasti ben sei servono per garantire il turno h 24 solo nel reparto di Rianimazione. Non ci siamo mai tirati indietro, e mai lo faremo, in casi di emergenze e urgenze. Purtroppo non ci sono abbastanza anestesisti e parte degli interventi non possono essere eseguiti. Siamo stanchi dal punto di vista fisico e psichico, a causa dei turni estenuanti che vanno ormai avanti da marzo per garantire il diritto alle ferie dei colleghi che sono andati via. L’Asrem e il presidente Frattura si sono impegnati a risolvere il problema, quindi aspettiamo, ma di tempo a disposizione ne è rimasto poco, siamo ormai allo stremo. Basterebbe che l’Azienda rimpiazzasse almeno 3 anestesisti in concomitanza del periodo estivo, in cui si potrebbero far riposare gli attuali anestesisti”.

Francesco Clemente

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