HomeNotizieCRONACANo ai migranti a Isernia: CasaPound chiama alla mobilitazione

No ai migranti a Isernia: CasaPound chiama alla mobilitazione

ISERNIA. Un presidio di protesta, nei pressi della prefettura di Isernia, senza simboli politici e aperto a tutta la cittadinanza, per protestare contro la decisione del prefetto di dare il via al trasferimento di decine di immigrati irregolari in due strutture ricettive del capoluogo pentro, oltre che in altre dieci strutture dislocate in altrettanti comuni della provincia di Isernia. E’ questa l’iniziativa patrocinata dal movimento CasaPound Italia per dar voce all’esasperazione di tanti cittadini isernini per il previsto arrivo di clandestini in città, nell’ambito del piano nazionale per l’accoglienza.

“Mercoledì 3 giugno – spiega Agostino Di Giacomo, responsabile isernino CasaPound – dalle ore 15:30 saremo in via Kennedy, di fronte alla prefettura, per dire no all’apertura di centri di accoglienza nella nostra città. Si tratterà di un presidio assolutamente trasversale, aperto a tutte le associazioni e a tutti i cittadini, con unico simbolo quello del tricolore, vessillo di tutti gli italiani non più disposti a subire i soprusi e le ingiustizie di un sistema mostruoso messo in piedi sulle loro spalle per favorire gli interessi di pochi”.
“E’ davvero paradossale – prosegue Di Giacomo – che il Molise, piccolo e scarsamente popolato, debba finire con l’essere la prima regione italiana per rapporto tra popolazione e immigrati accolti nei centri, con tutte le conseguenze derivanti dall’impossibilità, per una terra povera e afflitta da una gravissima crisi occupazionale come la nostra, di gestire adeguatamente flussi migratori assolutamente sproporzionati rispetto alle capacità di accoglienza. Eppure, quei soldi che non si trovano quando si parla di risolvere i problemi della sanità, o della viabilità, o di contribuire alla sopravvivenza di un’economia regionale al collasso, sbucano fuori quando si tratta di sovvenzionare strutture di accoglienza. E ancora – prosegue il responsabile isernino di CasaPound – ci chiediamo con quali criteri si sia scelto di permettere lo stanziamento dei clandestini in via Berta in prossimità degli istituti superiori ‘Cuoco’ e ‘Manuppella’, senza valutare adeguatamente i possibili rischi per la sicurezza”.
“Mercoledì 3 Giugno – conclude Di Giacomo – scenderemo quindi in piazza assieme a tutti gli isernini esasperati da questa situazione inaccettabile, per far giungere alle autorità quel messaggio di cui l’attuale amministrazione cittadina non sembra in grado di farsi portatrice, come dimostrano i due rinvii consecutivi del Consiglio comunale sul tema dell’immigrazione: il Molise non può essere terra di immigrazione.

Dunque, dopo l’iniziativa del consigliere comunale di Forza Italia Raimondo Fabrizio, che aveva sollecitato il voto condiviso di un ordine del giorno, da parte dell’assise civica, che dicesse no all’ospitalità di migranti nel centro della città di Isernia, altre iniziative di contrarietà all’arrivo di nuovi profughi nel capoluogo e nei comuni della provincia stanno prendendo piede in queste ore. Da ricordare, infatti, oltre CasaPound, la raccolta di firme da consegnare al prefetto, partita spontaneamente da parte di alcuni cittadini residenti in via Berta che si sono detti assolutamente in disaccordo con l’arrivo di 50 immigrati presso il vicino hotel ‘Sayonara’, adducendo motivi di ordine pubblico, sicurezza e decoro urbano.

Insomma, Isernia sembra ben lontana dal propugnare quella cultura dell’accoglienza di cui tanti, troppi, si riempiono la bocca solo a parole. Da vedere cosa deciderà il Consiglio comunale – ammesso che riesca a riunirsi, prima o poi – anche se, qualsiasi deliberazione venga adottata, non sarà affatto vincolante per i titolari di strutture ricettive che abbiano regolarmente risposto a bandi ministeriali per l’accoglienza agli stranieri. 

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