Sanità, Pastore boccia ancora Brasiello

ISERNIA. Pochi giorni fa, da Facebook, lo aveva accusato di non dire una parola per difendere un servizio dei cittadini come il Pronto Soccorso di Isernia, pur di non contraddire il presidente della Regione. Oggi, sempre tramite social network, Lucio Pastore rincara la dose, non senza una buona dose di sarcasmo, dipingendo Luigi Brasiello come un sindaco totalmente in balia del suo mentore politico, il presidente della Regione Paolo Frattura.
“Il sindaco di Isernia non si sente sulla questione del Pronto Soccorso della sua città – scrive il medico – Invero non lo si sente quasi su niente, ma in quest’occasione ci era sembrato all’inizio sensibile a un problema che poteva avere importanza per tutta la cittadinanza. Evidentemente, il presidente Frattura lo ha riportato nei ranghi. Spero che la folle decisione di inviare medici da una struttura dove arrivano pazienti ad una struttura dove non vanno pazienti (Venafro, ndr), dopo l’esposto che stiamo per presentare, avrà dei riscontri anche da parte magistratura. Ripetiamo, è folle tener aperto un Pronto Soccorso senza alle spalle chirurgia, anestesia, ginecologia e pediatria. Lo stesso dottor Annibale, che da sempre lavora nell’ospedale di Venafro, lo ha definito pericoloso e ha affermato che quando arriva un paziente con un problema, devono trasferirlo ad Isernia”.
“Mi continuo a chiedere – chiosa Pastore – da quale classe dirigente e politica siamo diretti. Se si continua ad amministrare così le strutture pubbliche non ci resterà più niente di funzionante. A meno che non sia un lucido programma di destrutturazione del pubblico per privatizzare. Che la gente se ne ricordi quando avrà più difficoltà a curarsi. Noi andremo avanti – conclude – e continueremo, anche da soli, la nostra battaglia di civiltà e contro la stupidità umana”.