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San Pietro Avellana, Izzo: “Attacco ai tratturi”. Ma il sindaco: “Un cumulo di sciocchezze”

SAN PIETRO AVELLANA.  Una richiesta di denaro pubblico per realizzare un porticato e una copertura a difesa di un campo di bocce che insiste sul tratturo Celano-Foggia. In barba a una serie di normative nazionali e regionali, secondo Emilio Izzo, segretario regionale della Uilbact. Il sindacalista, pur senza fare il nome del richiedente, affonda il colpo. Parla di richiesta presentata da un Comune della provincia di Isernia alla Regione per 64mila euro, che a suo dire servirebbero per “oltraggiare eventualmente il tratturo”.

Izzo punta il dito contro la pratica di richiesta di concessione di tratturo, che sarebbe stata istruita da un funzionario della Soprintendenza archeologica del Molise il quale, “guarda caso, pare coincida con un componente della maggioranza del Comune interessato”. Di qui le accuse di “palese conflitto di interesse”, ma non solo. In quanto amministratore comunale, il soggetto in questione avrebbe dovuto sapere dell’esistenza di un progetto edificatorio sul suolo tratturale medesimo. “Una volta acquisito l’insperato parere – ironizza il segretario Uilbact – l’amministrazione in questione avrebbe ricevuto, inopinatamente, anche il parere favorevole della Regione Il politico sa di stare a dare finanziamenti per opere che non possono essere eseguite secondo una legge dalla Regione stessa emanata? L’apparato tecnico sa di questa legge? Se sì, come avrebbe potuto dare parere favorevole?”.

E difatti qualcosa si inceppa. Quando l’amministrazione comunale in questione inoltra alla Soprintendenza per i Beni Paesaggistici il progetto vero e proprio, per intenderci quello delle pensiline e delle coperture, lo stesso viene bocciato, riferisce sempre Izzo, “in quanto in totale contrasto con le norme”. Ma il sindaco non si sarebbe arreso e, insieme ad altri primi cittadini, avrebbe inoltrato una protesta alla Soprintendenza e al superiore Ministero chiedendo, sempre secondo il segretario Uilbact, ”alle strutture interessate di rimodulare le aree territoriali di competenza dei funzionari preposti all’istruttoria dei pareri paesaggistici”. Un’istanza, questa, che avrebbe incontrato anche il benestare del presidente della Provincia di Isernia, “il quale sembra che abbia sottoscritto l’edificante nota rimasta giustamente inascoltata dalla Soprintendenza e dal Ministero.  E pensare – conclude Izzo – che alcuni di questi paladini, sindaco del Comune interessato compreso, pare aderiscano con le loro amministrazioni all’Assomab, Associazione che tra i suoi obiettivi, tra le altre cose, ha la tutela delle valenze paesaggistiche e storiche dei luoghi”.

Per cercare di avere lumi sulla questione, ‘Isernianews’ ha contattato telefonicamente Francesco Lombardi, presidente dell’Assomab. E qui la sorpresa, perché Lombardi – già sindaco di San Pietro Avellana – ha ammesso senza alcun problema di essere stato lui a fare la famosa richiesta di finanziamento per la copertura del campo da bocce. Da parte sua, tuttavia, c’è una strenua difesa dell’operato dell’amministrazione comunale. “Chiunque parla di tratturo – queste le sue parole – quando si riferisce a San Pietro Avellana dovrebbe fare un ragionamento lineare. Nel ’43, durante la Seconda Guerra mondiale, il paese fu completamente distrutto dall’esercito tedesco in quanto a ridosso della linea Gustav. Dopo gli eventi bellici, pertanto, San Pietro fu interamente ricostruito, per la parte pubblica, proprio sul tratturo Celano-Foggia. Il centro abitato insiste sul tratturo, che, di fatto, non esiste più. Se dovessimo dare retta a Emilio Izzo, dunque, sarebbe da abbattere l’intero centro abitato”. Secondo Lombardi il ragionamento del sindacalista non sta in piedi: “E’ un cumulo di sciocchezze. Il progetto cui si riferisce Izzo, che evidentemente ha saputo della cosa fuori tempo massimo, era del febbraio scorso – spiega ancora il sindaco – e si riferiva alla messa in sicurezza degli impianti sportivi esistenti. Dopo la bocciatura, lo abbiamo rimodulato e presentato nei termini, entro lo scorso 11 agosto, senza la copertura del campo da bocce. Una struttura che – preciso – è lì da quarant’anni, in una zona che di tratturo non ha più nulla, ma che è ampiamente antropizzata. Chi ragiona come il sindacalista induce i cittadini a pensare che il Comune voglia ‘coprire’ il tratturo esistente, ma è falso. Siamo nel centro abitato, non certo sulla ‘via verde’ di dannunziana memoria e, dagli anni ’50 in poi, tutto lo sviluppo urbanistico di San Pietro è stato focalizzato sul tratturo”. Lombardi, infine, precisa anche la questione della lettera inviata al ministero dei Beni culturali. “Insieme ad altri 17 sindaci – conclude – abbiamo presentato una missiva che non è certo minacciosa, come lascia intendere Izzo. Ci siamo lamentati per i ritardi e la mancata collaborazione di alcuni funzionari della Soprintendenza chiedendo, legittimamente, una macchina amministrativa più efficiente. I lavori pubblici non possono essere bloccati per banali cavilli, col rischio di far perdere risorse preziose per gli enti locali. E’ su questo che si fonda la ripresa del nostro territorio, sarebbe bene che qualcuno lo capisse definitivamente”.

Pba

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