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Campobasso, riprende la marcia vittoriosa

Campobasso: Grillo, Lenoci, Di Pasquale, Grazioso, Ferrani, Gattari, Rinaldi, Lanzillotta (91’ Bontà), Alessandro, Todino (66’ Aquino), Gabrielloni (83’ Tascini). All. Favo. A disp.: Capuano, Corbo, Raho, Lucchese, Scimò, Ferrarese.

Jesina: Tavoni, Calcina, Carnevali, Arati (57’ Strappini) Tafani, Fatica, Compagnucci, Cardinali (78’ Frulla), Trudo, Ragatzu (73’ Alessandroni), Sassaroli. All. Bulgari. A disp.: Niosi, Serantoni, Ambrosi, Piersanti, Giuliani, Sampaolesi.

Arbitro: D’Aquino di Roma 1

Retie: 60’ Gabrielloni

Note: ammoniti Gabrielloni (C), Arati (J), Tafani (J), Grazioso (C), Di Pasquale (C)

CAMPOBASSO. Va al Campobasso lo spareggio play – off con la Jesiana. Al Selvapiana, i lupi vincono, per 1 a 0, senza faticare più di tanto contro un avversario incredibilmente rinunciatario: il risultato finale non premia come dovrebbe la squadra più gagliarda vista in campo.

Favo ripropone lo stesso 11 che ben ha figurato, nonostante la sconfitta, contro la capolista nel turno precedente. Ancora panchina, quindi, per lo juniores Corbo, nonostante la chiamata azzurra, emozioni forti, invece, per il fantasista Giuseppe Todino premiato a inizio gara per le 200 presenze con la casacca dei lupi. A proposito di encomi, un plauso anche agli amanti (purtroppo pochi) del calcio che hanno spalato la neve dal terreno di gioco rendendo possibile lo svolgimento della gara.

Gli ospiti, alla loro sesta stagione consecutiva nel girone F della serie D, si presentano con una settantina di tifosi al seguito, rumorosi e sempre a sostegno della squadra ma i propri beniamini non ricambieranno (almeno nello spettacolo) gli sforzi.

L’avvio gara è ‘made in Campobasso’, ovvero con freno a mano tirato, e complice il baricentro basso dei biancorossi la noia la fa da padrone.

Al 18’, tuttavia, veementi fiammate dei locali che nel giro di 120 secondi creano tre nitidissime occasioni gol, accendono l’interesse: nell’ordine, prima è Alessandro, abilissimo a liberarsi a limite dell’area, a far partire un cross al bacio per Gabrielloni che la butta dentro ma di mano. Giusto il giallo e tirata d’orecchie per l’avanti rossoblu che poteva e doveva essere più intelligente. Tempo di battere la rimessa dal fondo, palla riconquista dai lupi che in contropiede arrivano con Rinaldi nel cuore dell’area avversaria, cross basso del mediano rossoblu, deviazione di un difensore che per poco non diviene autorete, bravissimo Tavoni a distendersi in angolo. Copione che si ripete al 19’ con Todino che sempre in area avversaria scocca un lezioso tiro cross intercettato dall’abile estremo ospite.

Sempre e solo Campobasso, con gli ospiti clamorosamente incapaci di respingere gli assalti molisani. Al 21’ è ancora Rinaldi a farsi notare con una bordata da fuori che risulta però essere troppo centrale.

I lupi, a cui è difficile perdonare le tante chance sprecate, calano d’intensità e il match riprende il suo lento scorrere delle prime battute, ma a guastare i piani di Bulgari di ottenere un pari tranquillo ci si mette Di Pasquale che affonda sulla sinistra, palla al vertice dell’area piccola e il solito Rinaldi alla conclusione, esito inguardabile. Si resta sullo 0 a 0.

Al 43’ i peggiori incubi rischiano di avversari per i padroni di casa: per la prima volta i biancorossi si fanno vedere dalle parti di Grillo, Cardinali trova una corsia sulla destra, vi si infila alla grande cross a centro area per Ragatzu che in splendida sforbiciata chiama il numero uno campobassano al suo primo intervento.

La ripresa si apre con i locali subito all’arrembaggio, specialmente sul versante mancino con la collaudata ditta Di Pasquale – Todino, più Rinaldi a traino: curioso spingere proprio sulla zona di campo più infangata.

Dopo un velleitario tiro di Grazioso, il Campobasso finalmente passa: minuto 60’, Gabrielloni, in mischia nell’area piccola, è bravo a buttarla dentro fra una selva di gambe avversarie. Vantaggio sacrosanto e indiscutibile.

Neanche l’inferiorità nel punteggio riesce a scuotere i marchigiani: in curva sud voci e tamburi degli ultras biancorossi invocano grinta e orgoglio, sul campo sembra di assistere ad un’amichevole fra squadre di categoria differente. Più che confermato il momento di grazia assoluta dei rossoblu che da tante domeniche ormai, mettono sotto chiunque, persino la capolista Samb che avrà pur vinto domenica scorsa ma rischiando veramente tanto.

Tornando alla cronaca sul campo, prima si registra la decisione di Favo di tributare una standing ovation per Todino, sostituito da Aquino, poi si registra un’azione personalissima dell’onnipresente Rinaldi che però cincischia al momento della conclusione.

E proprio Rinaldi finisce, stavolta in negativo, sul taccuino, quando a fine gara prima commette un fallo cattivo e gratuito ai danni di un avversario e poi al limite dell’area molisana regala una punizione pericolosa ai biancorossi. Troppo ingenuo, per fortuna non ci sono conseguenze negative.

Il match scorre via senza patemi e addirittura Bontà, appena entrato, ha la palla del 2 a 0 che non arriva per questioni di centimetri. Poco male. I lupi centrano l’ennesimo successo, confermando di essere tra le squadre migliori del momento. Lo certifica pure la classifica col quinto posto in solitaria.

G. C.

In coda, pagelle e fotogallery.

Grillo, NG. In 90 e più minuti gli avanti marchigiani riescono nell’impresa di latitare continuamente dalle sue parti. Bravo nell’unico intervento, una volee ravvicinata di Ragatzu su cui non si fa sorprendere.

Lenoci, 6. Partita di ordinaria amministrazione, cerca di mettersi in luce con qualche bella chiusura e qualche rarissimo affondo. Gli ordini sono di restare più a copertura delle retrovie per non lasciare soli i due centrali. Diligente.

Di Pasquale, 7. D’accordo che è giovane, ma dove prende tanto fiato? Gara superba, impegnato sempre a spingere, crea due begli assist, purtroppo sprecati, e da sicurezza ai compagni. Garanzia.

Grazioso, 6,5. Un po’ troppo nervoso rischia in qualche occasione il giallo e da vita a duelli, verbali e non, con Arati che per fortuna non sfociano in qualcosa di peggio. Comunque tanta passione e grinta sulla mediana, altra gara da ricordare.

Ferrani, 6. Come nell’ultimo impegno casalingo, scarsamente messo alla prova dalla pochezza degli avversari. Normale amministrazione.

Gattari, 6. Idem del compagno di reparto.

Rinaldi, 6-. Sempre presente in tutte le azioni offensive, retrocede a prender palla per costruire gioco, va spesso alla conclusione. Voto basso? Forse si, ma c’è anche l’altro lato della medaglia: a volte testardo, comunque troppo impreciso e autore di due falli gratuiti (uno meriterebbe il giallo) a fine gara. Bella prestazione ma ci vuole più calma e sangue freddo.

Lanzillotta, 6,5. Tanta corsa e polmoni al servizio della squadra. Costante frangiflutti davanti la difesa. Bene così.

Alessandro, 6,5. Davanti non fa sfracelli ma impegna costantemente i difensori avversari aprendo varchi per Todino o per altri compagni. Dovrebbe provare di più la conclusione a rete, anzi migliorarla, perché nelle rare volte che ci prova non entusiasma.

Todino, 7. Anni e partite al servizio del lupo. Con oggi sono 200. Bellissima gara ma secondo noi risente dell’emozione: a volte da l’impressione che i sentimenti lo blocchino al momento della botta vincente. Peccato, un gol o due ci sarebbero stati tutti come premio allo sforzo, e non solo odierno.

Gabrielloni, 7-. Autore del gol partita, ma sbaglia anche una bella occasione, più un’altra seppur più difficile. L’importante è segnare, e la sua zampata vale tre punti e quinto posto in solitaria, cosa chiedere di più.

Aquino, 5,5. Favo concede ancora una chance al talentuoso giocatore. Entrato nella ripresa, tocca pochi palloni perdendone due in modo goffo. Due bei passaggi filtranti e un recupero in scivolata sono però troppo pochi per la sufficienza. Più impegno e grinta, assolutamente.

Tascini, SV.

Bontà, SV.

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