CAMPOBASSO. In Molise la terra trema ancora. Una nuova scossa di terremoto, di magnitudo 3.7, è stata registrata dai sismografi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 6.01 di questa mattina, a una profondità di dieci chilometri. Epicentro della scossa tra Bonefro, Ripabottoni e Santa Croce di Magliano, stessa area del terremoto del 2002, che provocò il crollo della scuola ‘Jovine’ di San Giuliano di Puglia. Il terremoto di questa mattina è stato avvertito distintamente a Campobasso e in diversi paesi della provincia, soprattutto ai piani alti delle abitazioni. Grande preoccupazione tra i cittadini, soprattutto per il fatto che la scossa di oggi è arrivata a un mese e mezzo dalla scossa di terremoto del 17 gennaio 2016, di magnitudo 4.3, con epicentro tra Baranello e Vinchiaturo, seguita da un consistente sciame sismico. Alle 6.32 la replica, di magnitudo 2.3, sempre con lo stesso epicentro e con profondità 11 chilometri.
Per precauzione questa mattina Orazio Civetta, il sindaco di Ripabottoni, uno dei paesi dell’epicentro, ha firmato l’ordinanza di chiusura delle scuole, ma domani si tornerà in classe. Nel centro di Ripabottoni sono crollati due ponteggi in legno che erano stati sistemati su due abitazioni lesionate dal terremoto del 2002. “Queste impalcature – ha spiegato Civetta – erano deteriorate e, per questo, sono crollate. Invito l’amministrazione regionale a prendere provvedimenti, perché questi ponteggi ad oggi sono più pericolosi delle abitazioni che dovrebbero sostenere”. Verifiche, coordinate dalla Protezione civile, sono in corso anche negli altri comuni del Molise, a partire da Campobasso, dov’è tornato di attualità il tema ‘Scuole sicure’. Terremoto avvertito distintamente a San Giuliano di Puglia, dove fortunatamente non ci sono stato danni.
C.S.
