HomeNotizieCRONACAPresunto ricatto al governatore Frattura, la difesa chiede il giudizio abbreviato

Presunto ricatto al governatore Frattura, la difesa chiede il giudizio abbreviato

BARI. Presunto ricatto al governatore del Molise, nuova fase dell’udienza preliminare questa mattina a Bari. Il gup Antonio Diella ha ammesso tutte le costituzioni di parte civile che erano state presentate nella scorsa udienza, compresa quella della presidenza del Consiglio dei ministri, per la quale la difesa degli indagati aveva avanzato l’esclusione. L’avvocato di parte civile per Frattura, Marco Franco, ha poi chiesto di produrre nuovi documenti e l’acquisizione di pagine Facebook e tabulati telefonici.
Richiesta avvenuta dopo che, nei giorni scorsi, gli indagati, il magistrato Fabio Papa e la direttrice di Telemolise Manuela Petescia, hanno prodotto alcune memorie. Gli avvocati Arturo Messere e Paolo Lanese, difensori di Papa e della Petescia, si sono però opposti alla produzione di questi nuovi documenti. Certi dell’estraneità ai fatti dei loro assistiti, hanno inoltre chiesto il giudizio abbreviato. Il gup si è riservato e renderà nota la sua decisione alla prossima udienza, fissata al 14 marzo. In quello stesso giorno prenderanno la parola la pubblica accusa e la difesa di parte civile del presidente Frattura. Già fissate anche le altre udienze: il 7 aprile parleranno le altre parti civili e il 22 aprile è in programma l’intervento delle difese. Poi dovrebbe arrivare la decisione sulla richiesta di rinvio a giudizio.

In aula oggi, oltre a tutti i legali delle parti coinvolte, erano presenti il governatore Frattura e il magistrato Papa. I reati ipotizzati dalla procura per Petescia e Papa, in concorso, sono quelli di tentata estorsione, tentata concussione, abuso d’ufficio, rivelazione e utilizzazione del segreto d’ufficio. Per il solo Papa inoltre viene contestata anche la falsità ideologica. Secondo la tesi dei magistrati pugliesi i due, nel corso di una cena, avrebbero chiesto a Frattura una legge per l’editoria e finanziamenti a sostegno di Telemolise, minacciando, in caso di rifiuto, ripercussioni giudiziarie e una campagna denigratoria contro di lui. E’ stato lo stesso Frattura a denunciare l’episodio un anno fa, a Bari, mentre Petescia e Papa respingono ogni addebito. “Siamo convinti dell’innocenza degli indagati – ha spiegato l’avvocato Messere -. Il rito abbreviato viene chiesto da chi si ritiene innocente e vuole dunque che la vicenda processuale si concluda al più presto”.

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