ISERNIA.  Restano agli arresti domiciliari gli imprenditori Donato Terriaca e Angelo Rossi. Lo ha stabilito il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Isernia, Antonio Ruscito, respingendo le istanze di revoca delle misure restrittive avanzate dai legali di fiducia degli indagati nella vicenda degli appalti ‘facili’ condotta dalla Guardia di Finanza, rispettivamente Arturo Messere per Terriaca e Antonino Mancini per Rossi. Stessa sorte anche per l’imprenditore Claudio Favellato, per il quale il gip aveva disposto l’obbligo di firma, e per Lenio Petrocelli, ex sindaco di Acquaviva e funzionario regionale, sospeso dai pubblici uffici. Anche per loro, dunque, provvedimenti confermati. L’avvocato Messere, che difende sia Terriaca che Favellato, ha reso noto di aver già presentato ricorso al Riesame per entrambi i suoi assistiti. E’ invece attesa per domani, lunedì 2 maggio, la decisione del gip su Giampaolo Calabrese, imprenditore e fratello del sindaco di Forlì del Sannio, Roberto.

13106666 10209321343254389 1618391405 oQuest’ultimo è tornato in libertà venerdì scorso, a circa una settimana dagli arresti domiciliari. Gli avvocati difensori Marciano Moscardino e Bice Antonelli, oltre ad aver dimostrato con una serie di documenti che non sussisteva il pericolo di reiterazione del reato, tale da giustificare le misure cautelari, visto che il Comune amministrato da Calabrese torna al voto il prossimo 5 giugno e gli appalti sono stati delegati alla centrale unica di committenza della Regione Molise, hanno anche presentato ricorso al Riesame. Ciò, al fine di eliminare ogni dubbio circa i gravi indizi di colpevolezza del sindaco, visto che il suo nome non comparirebbe in nessun modo nelle oltre 98mila intercettazioni del fascicolo d’indagine.

La revoca della misura cautelare è stata accolta con grande soddisfazione dai concittadini di Calabrese, che hanno affisso uno striscione in paese recante la scritta “Un grande uomo, un gran sindaco. Viva Roberto. #TutticonTe”, oltre a replicare l’hashtag sui social network.

Domani, infine, sarà anche la giornata in cui saranno ascoltati gli 8 tecnici comunali per i quali è stata richiesta la misura dell’interdizione dai pubblici uffici. Prima della quale, tuttavia, è necessario procedere con l’interrogatorio.

E in queste ore, secondo indiscrezioni, starebbero seguendo le notifiche di ulteriori avvisi di garanzia ad altri indagati, tra cui figurerebbero nomi assolutamente di rilievo.