Studenti alla scoperta dei tesori storici del capoluogo pentro

ISERNIA. ‘Il cuore di Isernia nel cuore’: questo il tema scelto dalla scuola secondaria Statale di primo grado Andrea d’Isernia per il progetto educativo ideato e attivato in collaborazione con la Soprintendenza Belle arti e Paesaggio del Molise per la conoscenza e la valorizzazione dei beni storici, archeologici e artistici della città. Il progetto coinvolge tutte le classi seconde che, divise in gruppi, hanno approfondito tre tematiche che coinvolgono le bellezze del centro storico: i palazzi storici, le chiese, gli stemmi dei portali e la cinta muraria. Il percorso ha avuto il suo snodo in diverse fasi così riassumibili: studio dei materiali reperiti e incontri con esperti della Soprintendenza; visite guidate sul territorio con l’apporto di informazioni degli esperti della Soprintendenza e produzione di materiali multimediali e non frutto della rielaborazione degli alunni coinvolti.

“Il percorso formativo-didattico – spiegano dall’Andrea d’Isernia – si inserisce nella nuova configurazione della scuola che vede protagonisti gli alunni nella piena acquisizione delle competenze attraverso compiti di realtà. I compiti di realtà consistono nell’attivazione di attività didattiche che devono dare origine ad atteggiamenti sia speculativi che operativi, che abbiano la caratteristica anche dell’osservabilità con l’attenzione rivolta a promuovere nell’allievo la consapevolezza dei processi attuati, la capacità di controllo e di valutazione del processo stesso, la condivisione. In sostanza la strutturazione dei compiti di apprendimento si intreccia con la cura dei contesti, delle situazioni, degli sfondi di lavoro, e con l’attenzione alla gestione del clima.

Pertanto la finalità  del progetto può condensarsi nella autenticità degli apprendimenti  che consiste  nell’aprire la scuola e nel ricreare ciò che c’è nella realtà, nel fare scelte di senso domandandoci che cosa insegnare e per stabilire quali rapporti avere con la realtà, sia curricolare che esterna alla scuola”.