CAMPOBASSO. Renzo Arbore conquista Campobasso. In una piazza Prefettura gremita all’inverosimile lo show-man pugliese scherza e duetta col pubblico: “Come faccio a ingaggiarvi tutti“, ironizza quando la piazza intera canta i grandi successi della canzone napoletana e del suo repertorio e balla a ritmo di musica. Rende omaggio a Fred Bongusto, al quale l’amministrazione comunale ha voluto dedicare il concerto, “abbiamo cominciato a fare musica insieme, mi dispiace che questa sera Fred non sia qui”. Racconta dei tanti selfie fatti coi campobassani prima del concerto e della maglietta ‘Il Molise esiste’, il suo volto affiancato a quello del ‘diavolo dei Misteri’, che il sindaco Battista gli ha donato nella conferenza stampa del pomeriggio. “Esiste eccome – aggiunge poi – anche fuori dal Molise. Abbiamo tenuto un concerto a Montreal davanti a un pubblico di emigranti molisani. Montreal è tutta molisana”. Ricorda le sue collaborazioni con artisti molisani, come Simone Sala e Daniele Cordisco. Lo aveva già detto prima ai giornalisti: “Sarà la vicinanza geografica, ma qui mi sento a casa, anche se devo confessare che mi mancava la capitale del Molise”.
Non c’è che dire, il concerto di ieri è stato un successo. Quasi tre ore di spettacolo, insieme ai cantanti e ai musicisti de L’Orchestra italiana. Voci e cuore di Napoli. L’inizio a sorpresa. ‘Scannett allert’, echeggiando lo slogan utilizzato dai portatori dei Misteri. Poi l’interpretazione di successi senza tempo, da ‘O’ Sarracino’, a ‘Maruzzella’, da ‘Reginella’ a ‘O surdate ‘nnammurate’ e ‘Malafemmena’. Tutti rivisti in chiave fusion. Quindi l’omaggio a Domenico Modugno, con ‘Piove’, “una canzone che facevamo nei night, la faceva pure Fred”, e a Nino Manfredi, con ‘Tanto pe’ cantà’, che la piazza canta al suo posto.
Nella parte finale l’omaggio a Fred Bongusto, campobassano ‘doc’, per decenni figura di spicco della musica italiana nel mondo. A lui l’amministrazione comunale ha dedicato il concerto e offerto una targa, che il sindaco Antonio Battista ha consegnato alla nipote di Fred Bongusto Alessandra Lorito, tra gli applausi del pubblico. Chiusura della festa con i ritmi travolgenti delle fortunate trasmissioni di Arbore, da ‘Quelli della notte’ a ‘Indietro tutta’. E il saluto alla città che lo ha accolto con calore. Con ‘Il materasso’ che diventa “Campobasso è il massimo che c’è”.
C.S.
