HomeSenza categoriaL’attacco di Scarabeo: “Il Molise non è indenne da corruzione in sanità”

L’attacco di Scarabeo: “Il Molise non è indenne da corruzione in sanità”

CAMPOBASSO. Scarabeo choc. “Il Molise non è indenne da corruzione in sanità”, ha dichiarato il consigliere regionale del Pd, con un intervento durissimo fatto a chiusura dei lavori del Consiglio regionale di oggi il qualevista anche l’assenza del governatore Frattura, ha visto il rinvio di alcuni degli argomenti all’ordine del giorno.

Un intervento nel quale Scarabeo ha sollecitato il presidente del Consiglio Vincenzo Cotugno a rivolgersi all’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, anche in relazione al prolungarsi del commissariamento del Nucleo industriale di Isernia-Venafro. “Il mio dovere – ha detto Scarabeo – è quello di rispettare il mandato del popolo molisano e quindi perseguire il bene comune. In questo ultimo anno mille occhi mi hanno scrutato. Lo accetto, ma non rinuncio a compiere il mio dovere politico. Per questa ragione non ho alcun interesse a cadere in trappole non solo mediatiche o provocazioni del tutto sterili, perché idonee solo a distogliere l’attenzione dall’amara concretezza di problemi che vivono i cittadini. Cura concreta, non strepiti da lavandaia”.

Da qui, ha aggiunto Scarabeo, la sua volontà di puntare l’attenzione sulle dichiarazioni del presidente dell’Anac Raffaele Cantone sulla sanità, “terreno eletto di corruzione” e sul “rapporto, presentato dallo stesso Commissario, in cui, fino all’aprile 2016, il Molise risultava avere il 100% delle aziende non adempienti rispetto agli obblighi anticorruzione“. Garantire un servizio sanitario ai cittadini, ha aggiunto Scarabeo, significa rispettare l’articolo 32 della Costituzione. Mentre la validità di un servizio sanitario, ha rimarcato, si valuta su 4 fattori: efficienza, efficacia, costo ed equità.

L’ho detto e lo ripeto – ha alzato il tiro Scarabeo – La sanità è terreno troppo fertile per fenomeni illeciti. Per fenomeni di abuso di potere, interessi privati, guadagni indebiti, distrazione di risorse, frodi, comportamenti opportunistici, corruzione, errato rapporto con il settore privato. Da un’analisi diffusa dalla Rete europea contro le frodi e la corruzione nel settore sanitario emerge come nella stessa Europa il 5,56% del budget per la sanità è assorbito dalla corruzione. E considerando che il sistema sanitario è finanziato attraverso la fiscalità generale – ossia Irap, Irpef, accisa benzina, contributi sulle assicurazioni auto – permettere spazi di omesso controllo in termini di attività anticorruzione o di cattiva gestione – ha rilanciato il consigliere – significa destinare il denaro dei cittadini a fini patologicamente opposti a quelli per i quali esso dovrebbe essere istituzionalmente deputato”.

Per ottenere maggiori garanzie, ha aggiunto Scarabeo si potrebbe guardare all’esempio della Regione Campania, che ha organizzato un Nucleo ispettivo di valutazione dell’efficienza e legittimità dell’intero settore sanitario pubblico e privato (se accreditato). I cosiddetti ‘007 della sanità’, ossia una rosa di esperti (un contabile, un giurista, un medico e un esperto in gestione amministrativa e del personale), che hanno passato ai ‘raggi x’ l’intero settore, analizzandolo sotto il punto di vista della qualità delle prestazioni, della presenza di sprechi, irregolarità, tempistiche, duplicazioni di costi ed ogni elemento idoneo ad allontanare la sanità dalla propria funzione pubblica e sociale”.

“Io credo che in questa direzione – ha chiesto Scarabeo – sia necessario che si muova anche la Regione Molise. Mi accontenterei comunque di sapere se il piano anticorruzione approvato con provvedimento Asrem n° 74 del 28.01.2015 sia stato applicato. E sollecito il presidente del Consiglio, con la stessa tempestività ed efficienza dimostrata nei giorni scorsi in relazione alle mie dichiarazioni, affinché adisca l’Anac in relazione alle ipotesi di mancato rispetto della normativa anticorruzione posta in essere dal Consorzio per lo sviluppo industriale Isernia–Venafro, visto che la legge prevede un commissariamento non superiore ai sei mesi”.

“Lascio la parola a tutti i consiglieri, anche al di là del regolamento – ha replicato Cotugno – purché avvenga nel rispetto delle istituzioni e delle competenze”. Quindi Cotugno ha ribadito la ragione per la quale ha chiesto all’Anac se il presidente dell’anticorruzione Raffaele Cantone avesse mai espresso giudizi sul Molise e sulla sanità molisana. “Una smentita, quella dell’Anac, di cui mi ritengo soddisfatto”, ha chiarito Cotugno, che ha poi invitato Scarabeo a formalizzare i suoi interrogativi in interrogazioni, ordini del giorno, interpellanze e mozioni “cui sarà data puntuale risposta”.

Dichiarazioni dure arrivate al termine di una seduta in cui in consiglieri, e in particolare gli esponenti del centrodestra, hanno stigmatizzato l’assenza ai lavori del governatore Paolo di Laura Frattura, “per motivi istituzionali – hanno detto – o per una conferenza stampa convocata nello stesso orario del Consiglio”.

C.S.

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